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Mai più quartieri senza servizi, l'Aula approva la nuova convenzione urbanistica

Con 26 voti favorevoli l'Assemblea capitolina ha approvato il nuovo schema che regolerà i contratti tra l'amministrazione e i costruttori per la realizzazione di nuovi quartieri. "I servizi dovranno essere realizzati insieme alle case"

Mai più interi quartieri senza i servizi. E' questo l'obiettivo principale del nuovo schema generale di convenzione urbanistica approvato ieri dall'Assemblea capitolina che modifica i rapporti tra l'amministrazione pubblica e i costruttori privati introducendo alcune garanzie per la prima e per la città. Il via libera al provvedimento urbanistico è stato dato con 26 voti favorevoli, 4 contrari e 5 astenuti. "Si tratta dello schema con cui si scriveranno i contratti tra amministrazione pubblica e imprese per la realizzazione dei quartieri, quelli cioè in cui si fissano i termini per il rilascio dei permessi di costruire della parte privata e quelli per la realizzazione delle opere pubbliche" ha spiegato l'assessore alla Trasformazione urbanistica Giovanni Caudo in una nota.

"In sostanza il provvedimento prevede, "se si va per fasi" di completare il 100% delle opere pubbliche prima di aver realizzato l'ultimo 20% di edilizia privata mentre "se si va su parti di città già concluse si farà tutto insieme, il 100% di servizi per il 100% di cubature" spiega Caudo. "Nessuna casa potrà più essere abitata senza che ci siano le strade, le fogne, i parchi già ultimati".

La convenzione, spiega Caudo, introduce alcune garanzie per l'amministrazione. Tra queste il fatto che il presidente della commissione di collaudo delle opere pubbliche "sia scelto in un elenco predisposto dall’amministrazione", oppure che "i ribassi d’asta conseguiti negli appalti delle opere pubbliche devono essere versati all’amministrazione e non trattenuti dai privati". A vantaggio dell'amministrazione sono state anche potenziate "le garanzie finanziarie e contestualmente agevolato, come richiesto dalle associazioni di categoria, lo sblocco delle stesse quando l’opera è stata finita e realizzata".

Novità anche per quanto riguarda la 'questione abitativa': "Sarà possibile realizzare edilizia convenzionata scomputando parte degli oneri senza accedere ad alcun premio di cubatura, ma restando dentro a quelle già autorizzate" spiega Caudo. In altre parole, i costruttori che vorranno realizzare abitazioni a "costo calmierato", ovvero a prezzi infeririori a quelli del libero mercato, potranno avere uno 'sconto' sugli oneri da versare al comune per le opere mentre le 'cubature in più' smettono di essere una moneta di scambio. 

L'approvazione di ieri dell'Aula arriva al termine di oltre un anno di lavoro e di confronto tra l'assessore, le associazioni delle imprese e i consiglieri. Non senza qualche momento di 'tensione' politica al momento dell'approvazione della proroga della precedente convenzione che, prendendo come presupposto la crisi economica, permetteva ai costruttori di realizzare le case prima, e in qualche modo a 'garanzia finanziaria' dei servizi e delle opere per il quartiere. 

Commenta Caudo: "Con quest’ultimo provvedimento abbiamo completato in meno di due anni la revisione di tutti i regolamenti, gli schemi di convenzione della ex legge 167, il regolamento per il calcolo del contributo straordinario, il regolamento per l’istituzione della commissione qualità edilizia e quella del paesaggio. Ora il Comune di Roma ha le carte in regola e può esercitare, nel rapporto pubblico – privato, quel ruolo di regia pubblica di cui fin dal primo giorno di questa amministrazione del sindaco Marino abbiamo detto di volerci riappropriare”.

Per Antonio Stampete e Fabrizio Panecaldo, rispettivamente presidente della commissione urbanistica e capogruppo Pd di Roma Capitale si tratta di "una buona notizia per la città". Si legge in una nota: "E un provvedimento che va nella duplice direzione di far ripartire i cantieri edili e di aumentare le garanzie dell'amministrazione capitolina per l'applicazioni degli obblighi previsti dalla Convenzione. Ringraziamo del lavoro svolto l'assessore Caudo e tutti i membri della commissione urbanistica". 

Positivo il commento del capogruppo di Sel in Campidoglio Gianluca Peciola: "Rispetto al passato, per i cittadini si rafforzanono le garanzie di avere tutti i servizi pubblici prima ancora degli alloggi. Come Gruppo Sel abbiamo presentato alcuni emendamenti nella direzione di una maggiore tutela dell'interesse pubblico. Abbiamo presentato anche un odg che chiede di rafforzare progettualità, trasparenza e vigilanza in urbanistica, con proposte e obiettivi specifici. Questo schema di convenzione è fondamentale per la nostra città". 

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