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Più vicina la chiusura dell'anello ferroviario: piano del traffico approvato in giunta

La giunta ha detto sì alla delibera che renderà operativo il piano del traffico. Dal 2017 si entrerà nell'anello ferroviario solo con i bonus mobilità o, una volta esauriti, pagando

Il Piano del Traffico non è più solo un progetto. Da ieri, con il sì in giunta, la delibera è ufficialmente approdata in Campidoglio ed ora, per renderlo operativo, manca solo il sì dell'Aula Giulio Cesare. In mezzo passaggi in commissione che si annunciano a dir poco infuocati. Sono infatti vibranti le proteste delle opposizioni contro misure che vengono giudicate, per usare le parole di Alessandro Onorato, "un nuovo sacco di Roma".

LA CHIUSURA DELL'ANELLO FERROVIARIO - La misura più contestata è senza dubbio quella della chiusura dell'anello ferroviario alle auto. L'accesso sarà infatti regolato con dei pacchetti di ingresso, i cosiddetti bonus mobilità che saranno dati in dotazione a tutti i cittadini. Per i residenti ovviamente il pacchetto sarà più sostanzioso. Ad ogni passaggio attraverso dei varchi che verranno installati i bonus verranno scalati. Esaurito il pacchetto si potrà entrare solo pagando una tariffa variabile a seconda della tipologia dell'auto.

Sempre entro l’anello ferroviario, il piano prevede il blocco progressivo dei veicoli più inquinanti: stop alle auto euro 0 da novembre 2015, alle euro 1 a benzina ed euro 2 diesel da novembre 2016, alle euro 2 a benzina e alle euro 3 diesel da novembre 2017.

ALTRE MISURE -  Tra i punti cardine ci sono anche zone a emissione zero nel centro storico, e quindi off-limits a tutti i veicoli, via i parcheggi sulle arterie principali della Capitale per fluidificare il traffico, un trasporto pubblico piu' efficiente con piu' linee tram e una mobilita' 'smart' all'insegna della condivisione: dal potenziamento del car e bike sharing al mobility management, dalla creazione di isole ambientali fino ad un aumento dei nodi di scambio sul Gra.

GLI EFFETTI PREVISTI - Tra gli effetti previsti un aumento del 6% dell'uso dei mezzi pubblici, dal 28,9% al 34,8%, con 34mila spostamenti in più nell'ora di punta della mattina. Riduzione dell'uso dell'auto di quasi sette punti percentuali: dal 50% odierno al 43,3%. Riduzione dell'uso dei motoveicoli di 0,5 punti percentuali (- 3mila spostamenti rispetto ad oggi in ora di punta, la mattina). Aumento di 1,3 punti percentuali degli spostamenti a piedi e in bicicletta (+7500 rispetto alla situazione attuale). Infine, benefici economici per circa 600 milioni di euro l'anno; oltre, naturalmente, a quelli ambientali.

L'ASSESSORE IMPROTA - "Sono contento - commenta l'assessore ai Trasporti di Roma Capitale Guido Improta - Ho lavorato molto bene con i Municipi, la discussione non e' mai stata  apocalittica. Abbiamo fatto un numero considerevole di assemblee. Il sentimento che ho piu' registrato tra i cittadini e' lo scetticismo su quello che vogliamo fare che pero' sta progressivamente diminuendo. La gente penso stia apprezzando la serieta' e il rigore con cui stiamo lavorando".

LE POLEMICHE - La delibera ora approderà nelle commissioni. E' attesa battaglia. L'ex sindaco Alemanno nei giorni scorsi si è detto pronto ad abbattere i varchi. Dure le parole di tutti i consiglieri d'opposizione. Onorato, capogruppo delal lista Marchini: "Con la scusa della mobilità sostenibile, Marino prova a fare il nuovo sacco di Roma. Mettere dei varchi lungo l'anello ferroviario e chiedere un pedaggio a tutti i cittadini romani mentre si continuano a tagliare le linee del trasporto pubblico è da irresponsabili: non lo permetteremo. Basta slogan e basta demagogia - conclude Onorato - Marino continua ad aumentare tasse e tariffe ma i servizi non fanno che peggiorare". ​

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