rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Differenziata, cambio appalto nel caos: "270 lavoratori a rischio licenziamento"

I dipendenti della Coop 29 Giugno in presidio sotto l'assessorato all'Ambiente

270 lavoratori in bilico. E un servizio di raccolta differenziata che rischia di subire contraccolpi in una situazione già al limite. Ci sono l'Ama e l'assessorato all'Ambiente di Pinuccia Montanari al centro della protesta dei dipendenti della 29 Giugno, impiegati nell'appalto per la raccolta differenziata delle utenze non domestiche del I, II e IV municipio e nei mercati rionali. L'appalto è in scadenza il prossimo 30 ottobre e il timore è che non vengano tutelati i posti di lavoro. Questa mattina la protesta con fischietti e bandiere ha preso di mira gli uffici di Porta Metronia ma per il prossimo 23 ottobre i sindacati hanno convocato uno sciopero con inevitabili possibili conseguenze sulla raccolta. 

La vicenda ha inizio due anni fa, nel 2015, quando Ama affidò il servizio tramite bando. Due lotti vennero vinti dalla cooperativa 29 Giugno, al tempo già commissariata dopo l'avvio dell'inchiesta sul 'Mondo di Mezzo' e l'arresto di Salvatore Buzzi. La municipalizzata dei rifiuti ha chiesto alla cooperativa di proseguire il servizio oltre la scadenza di fine mese ma la proposta è stata rifiutata in quanto considerata insostenibile dal punto di vista economico.

Un'indisponibilità "a proseguire il servizio nei termini previsti dal contratto sottoscritto e dal codice degli appalti" che Ama "ritiene ingiustificata" si legge in una nota. E per ovviare a difficoltà nella raccolta di carta, plastica e vetro prodotti da bar, ristoranti e mercati, in assenza di una nuova gara d'appalto, ha fatto sapere di aver "avviato e assicurato" il subentro delle ditte che parteciparono allo stesso bando della 29 Giugno e che da due anni svolgono lo stesso servizio negli altri municipi. 

Incerto il futuro dei lavoratori: "Queste aziende" scrive ancora la municipalizzata nella nota "pur non essendo obbligate, si sono rese disponibili a colloqui per integrare il personale assorbendo maestranze della stessa Coop '29 Giugno'". Ama ha chiesto di non "creare gravi ed inutili allarmismi" anche tra i lavoratori "su una vicenda circoscritta e in corso di soluzione per la quale ci sono soggetti legittimati dalle regole degli appalti e della gara ad evidenza pubblica regolarmente svolta, secondo le norme del mercato e della libera concorrenza".

Non la pensano così Cgil, Cisl, Uil e Fiadel che questa mattina sono scesi in piazza e che hanno avviato lo stato d'agitazione convocando una giornata di sciopero per il 23 ottobre. "Ama Spa non dà risposte sulla tutela dell’occupazione dei lavoratori della '29 giugno'" denuncia Natale Di Cola, segretario Fp Cgil Roma e Lazio. "Il 23 ottobre sarà sciopero di tutte le sigle sindacali, una mobilitazione che purtroppo avrà effetti sul decoro della città, ma che è dovuta agli errori della cooperativa nell’effettuare un ribasso insostenibile e a un sistema degli appalti inefficace nella tutela del lavoro e dei servizi, che in Ama sconta per altro un’inefficienza storica".

"La cooperativa e Ama sono adesso in contenzioso, visto che l’appalto ha prodotto oltre 12 milioni di perdite" fa sapere la Fp Cgil che spiega di aver contestato l'appalto già due anni fa.  "Gli operatori sono frastornati. Dopo la dolorosa situazione creatasi nella cooperativa, già con l’ultimo cambio appalto hanno subìto una mutazione del contratto nazionale di riferimento, un taglio medio delle buste paga superiore al 20% e la perdita di oltre 25 posti di lavoro. Questa sordità e distanza dai problemi, tanto per le conseguenze sociali quanto per la ricaduta sull’offerta di servizi, è preoccupante e denota l’incapacità di Ama nel correggere i problemi macroscopici del passato e, ahinoi, del presente". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Differenziata, cambio appalto nel caos: "270 lavoratori a rischio licenziamento"

RomaToday è in caricamento