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L'Anpi di Roma difende l'Intifada e scoppia la bufera. La Comunità ebraica: "Siamo indignati"

Ruth Dureghello: "L'Anpi nazionale prenda le distanze e allontani il presidente dell'associazione romana"

"Ho ascoltato con rabbia e indignazione il video postato da Progetto Dreyfus in cui il presidente dell'Anpi Roma invita a liberare i leader dell'intifada palestinese. Questi terroristi sono criminali responsabili di attentati che hanno massacrato civili, donne e bambini. La strategia dell'intifada palestinese è stata quella di uccidere i civili inermi solo perchè ebrei e israeliani". Così la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello apre la polemica con l'Associazione nazionale partigiani di Roma. 

"Difendere l'intifada significa difendere il terrorismo" prosegue ancora Dureghello. "Mi aspetto che l'Anpi nazionale prenda nettamente le distanze allontanando il presidente di Roma, perchè la memoria dei partigiani non può essere violata da chi difende dei criminali. Possiamo accettare di avere idee diverse, ma non che il rappresentante dell'Anpi nella Capitale d'Italia possa invitare a liberare chi ha ucciso donne e bambini". 

Poi conclude: "Serve un atto forte di discontinuità da parte dell'Anpi che dovrebbe mantenere la memoria storica dei partigiani e non incitare all'odio contro il popolo d'Israele".
 

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