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Commercio, Coia denuncia ambulanti: "Minacce di morte a me e alla mia famiglia"

Il consigliere ha sporto denuncia. Insulti e minacce sarebbero arrivati subito dopo il voto del nuovo regolamento. La sindaca: "Fatto grave, solidarietà di tutta la maggioranza"

La delibera sul commercio ha superato ieri la prova dell'Aula, ma la lunga maratona è iniziata male, tra urla e proteste, e finita peggio. "Ho ricevuto numerosi insulti dagli ambulanti e sono state fatte minacce di morte e me e alla mia famiglia. Ho denunciato tutto alle Autorità competenti". Il Cinque Stelle Andrea Coia, primo firmatario del regolamento che punta a mettere ordine nel mare magnum di bancarelle e ambulanti, da giorni al centro di un fuoco incrociato di polemiche, racconta su Facebook l'epilogo del voto in Assemblea capitolina e commenta: "Vogliamo ripristinare il decoro a Roma. Ieri è stato fatto un primo passo in quella direzione. E nulla ci fermerà. Neanche le minacce". Allega anche lo screenshot dell'intestazione della denuncia fatta alla Polizia locale. Oltre a rivendicare la portata a suo dire rivoluzionaria del provvedimento: "Lo dico chiaramente: non abbiamo paura di cambiare le cose. Il regolamento M5s ha introdotto molte novità. Dai progetti di partecipazione attiva per il rilancio dei mercati alla limitazione del numero delle licenze per un medesimo soggetto giuridico anche all’interno delle stessa famiglia anagrafica fino a un sistema di sanzioni efficace". 

ATTACCHI E CRITICHE - Non la pensano esattamente allo stesso modo i politici di opposizione. Altro che rivoluzione, i grillini avrebbero sprecato un'occasione d'oro per mettere mano davvero a una delle peggiori piaghe di Roma: il commercio ammazza-decoro, tra monopoli e abusivismo. Dal Pd al centrodestra sono diversi i punti contestati: la sanatoria alle postazioni "anomale" che potranno trasformarsi in fisse previa richiesta al municipio, il mancato aumento delle sanzioni, la somministrazione nei mercati rionali, per dirne alcuni. 

Una serie di critiche pesanti che hanno portato a ribattezzare la delibera come la "salva-Tredicine", dal noto cognome della famiglia che detiene la stragrande maggioranza di licenze del centro storico. Accusa alla quale il Movimento ha risposto rendendo nota tramite una conferenza stampa una lettera di protesta contro le nuove regole, inviata all'amministrazione proprio da uno degli esponenti della famiglia di bancarellari, nonché vicepresidente di Apre Confesercenti, Mario Tredicine.  

I MESSAGGI DI SOLIDARIETA' - Esprime vicinanza al grillino Coia anche la sindaca Raggi. "Voglio esprimere a nome mio e dell'Amministrazione Capitolina massima solidarietà al consigliere Andrea Coia per le gravi minacce ricevute ieri in Aula dopo l'approvazione della delibera che regolamenta il commercio sulle aree pubbliche. Si tratta di un episodio che condanniamo con fermezza. Tutto ciò è inaccettabile". 

Parole di solidarietà anche dal capogruppo Paolo Ferrara. "Ieri abbiamo approvato un nuovo regolamento del commercio. Uno strumento che serve a dare, come dice la parola stessa, delle regole. Il rispetto delle regole è alla base della società e ce lo insegnano fin da piccoli. Quello che non possiamo regolamentare è invece la civiltà. Ieri in Aula il consigliere M5S Andrea Coia ha subito pesanti minacce e a lui va naturalmente tutta la mia solidarietà. Le opposizioni forse non si sono rese conto di quanto avvenuto, anche se erano molto vicine. Non si può far finta di nulla davanti ad atti intimidatori così gravi. Resta il fatto che, nonostante le bugie e vani tentativi di boicottaggio, abbiamo fatto il nostro lavoro e quello che è accaduto dimostra che siamo sulla strada giusta. Ribadisco la mia vicinanza ad Andrea e mi congratulo con lui per l’ottimo lavoro svolto nella stesura del nuovo Regolamento del Commercio su Aree Pubbliche". Spiega poi, nei commenti sotto il post, di aver sentito personalmente gli insulti minacciosi rivolti al collega, rivelando l'esistenza di registrazioni che testimonierebbero l'accaduto. 

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