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Casa, Unione Inquilini: "A Roma servono 10 mila case popolari"

Il sindacato analizza le linee programmatiche dell'amministrazione Raggi in merito al tema abitativo. "Mancano tempi ed obiettivi. Positiva la volontà di avviare progetti di autorecupero"

Linee programmatiche troppo "generiche" sul tema abitatativo. "Positivi" i progetti di autorecupero. Meno lo spacchettamento della delega alla Casa in due diversi assessorati. E' l'analisi che arriva dal sindacato Unione Inquilini di Roma sul documento di indirizzo approvato nelle scorse settimane dalla giunta Raggi ed illustrato ieri dalla sindaca in Aula Giulio Cesare. Il sindacato si concentra soprattutto sul punto 10.5 dal titolo 'Tutela diritti all’abitare'.

"Aldilà della genericità del contenuto, in quanto abbiamo riscontrato l’assoluta assenza di obiettivi e tempistica, segnaliamo come positivo il richiamo alla volontà di avvio di progetti di autorecupero e di monitoraggio e recupero del patrimonio pubblico dopo una ricognizione" esordisce il sindacato che contesta anche l'utilizzo del termine 'emergenza' come "approccio culturale errato" per la risuluzione del disagio abitativo della capitale. 

A preoccupare è anche lo spacchettamento delle deleghe dell'assessorato alla Casa: a Maurizio Minenna la gestione dell'Edilizia residenziale pubblica, all'assessora al Sociale Laura Baldassarre gli 'interventi abitativi' e, aggiunge il sindacato, "indirettamente Berdini" riferendosi all'assessore a Urbanistica e Lavori Pubblici. Per Unione Inquilini la "precarietà abitativa" romana va "affrontata in maniera strutturale e programmatica".

Ecco quindi numeri e proposte: "A Roma servono almeno 10.000 alloggi di edilizia residenziale pubblica per affrontare tutte le questioni più rilevanti, a Roma serve attivare la Commissione graduazione sfratti, prevista da legge regionale e mai attuata, a Roma serve attuare le disposizioni  vigenti e mai attuate integralmente e coerentemente sulla morosità incolpevole a partire dall’elenco delle famiglie da inviare al prefetto subito per graduare quegli sfratti come disposto dalla legge, utilizzando in pieno le risorse ad essi destinate".
 

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