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Cinque Stelle contro la Bolkestein: "Anche a Roma una mozione per salvare ambulanti"

Niente bando e riassegnazione delle licenze per gli ambulanti. Questa la posizione dei deputati pentastellati, ribadita oggi in conferenza stampa alla Camera. Domani la manifestazione in piazza della Repubblica

Una mozione per impegnare il Governo centrale a escludere la categoria dei commercianti ambulanti dalla Bolkestein, la direttiva europea che prevede per i Paesi membri la messa a bando delle concessioni su suolo pubblico entro maggio 2017. "Siamo in costante contatto con il Campidoglio sulla questione, anche Roma come altre regioni e comuni italiani chiederà a Palazzo Chigi di salvare piccole e medie imprese dalla normativa". I deputati Cinque Stelle Laura Castelli, Francesco Cariello e Ivan Della Valle, affiancati da Giancarlo Narduzzi, ambulante di Goia Ugl, hanno ribadito la loro posizione (già ampiamente esplicitata con apposita proposta di legge) nella sala stampa della Camera: "Il Governo deve escludere le piccole imprese che hanno fatto tanti sacrifici per avere una licenza, non si può pensare di affossare così realtà che in Italia rappresentano la spina dorsale dell'economia dei territori, avvantaggiando di fatto solo ed esclusivamente le società di grandi capitali". 

La richiesta è già stata inoltrata da alcuni comuni e regioni d'Italia. Per quanto riguarda Roma, dove i posteggi per gli ambulanti sono tra i 7 e gli 8mila, ancora niente si è mosso. Ma i deputati assicurano che la Capitale, tra i Comuni a guida grillina, seguirà la stessa linea di pressing sul governo Renzi. "A Roma la mozione che arriverà in Aula sarà più complessa perché anche un forte problema di abusivismo, si discuterà anche di come arginarlo". Domani, mercoledì 28 settembre, è prevista la manifestazione nazionale degli ambulanti in piazza della Repubblica, sostenuta dai sindacati autonomi e dal M5s. 

Mentre questa mattina anche gli ambulanti dell'Anva Confesercenti e dell'Aiarc hanno protestato occupando la segreteria dell'assessorato al Commercio, "contro l'inefficienza dell'amministrazione" nell'organizzazione per i nuovi bandi, che in teoria dovrebbero precedere di 90 giorni l'entrata in vigore del provvedimento. Ma il presidente Maurizio Innocenti ha poi precisato: "La Direttiva Bolkestein non è una manna calata dal cielo che allieta noi imprenditori del commercio su aree pubbliche ma non è neanche quella mannaia, come qualcuno vuol fare credere, pronta a decapitare le nostre teste e creare cataclismi all’intero comparto. Noi, come associazione, abbiamo fatto di tutto affinché la direttiva non fosse applicata al commercio su aree pubbliche. I Governi Italiani la hanno ‘dovuta recepire’ e noi abbiamo lavorato, obtorto collo, affinché nessuna delle oltre 100.000 imprese del settore ne potesse subire un danno". Ragion per cui "non parteciperemo alla manifestazione"

In risposta alla protesta una nota dell'assessore al Commercio, Adriano Meloni. Che però non accenna alla mozione data per scontata dai deputati del Movimento. "La direttiva europea sui servizi ci impone di mettere a bando tutte le concessioni per il commercio su area pubblica entro maggio-luglio 2017. Inostri uffici sono già al lavoro per risolvere una situazione difficile sucui scontiamo, è bene ricordarlo, un ritardo enorme ereditato da chi ci hapreceduto. Da settimane abbiamo avviato con i municipi un'intensa collaborazione per pervenire nel più breve tempo possibile a una ricognizione, un censimento della situazione esistente che ci permetterà di emanare i bandi nei tempi stabiliti".

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