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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Ama si riorganizza: l'ex dg Bossola torna da dirigente e spunta la task force contro il caos Tari

Nuovi incarichi e nuove strutture interne all'azienda. Tra queste anche una squadra dedicata a "bonificare" i dati dei cittadini per scongiurare l'invio di cartelle pazze

Nuovi incarichi e strutture create ex novo per una migliore gestione della macchina burocratica interna. E di conseguenza, è la speranza, per un rapido miglioramento della raccolta dei rifiuti. Ama si riorganizza dall'interno specie in vista della strutturazione (in corso) su scala municipale, le cosiddette Ama di municipio.

Della scorsa settimana due ordini di servizio, che RomaToday ha potuto visionare. Il primo firmato dal direttore generale Filippi e dal capo del Personale Migliardi con le novità organizzative, tra cui anche la creazione di nuove strutture. Il secondo  invece è l'elenco di 46 persone spostate da vecchi a nuovi incarichi, con tanto (in alcuni casi) di promozioni di fatto o, viceversa, di sostanziale "rimozione di gradi". Passaggi che hanno provocato la reazione della Cgil. Agli ordini di servizio si aggiunge il bando per l'assunzione di 60 dipendenti a tempo determinato che mettano al più presto mano ai dati relativi alla Tari, perché non si ripeta la confusione di quest'estate tra bollette inviate tardi, duplicati, lettere inviate a persone decedute. 

Le principali novità organizzative 

Per quanto riguarda la nuova organizzazione, ecco le principali novità. L'assegnazione di un'autorimessa "dedicata" a ciascuna delle cinque macroaree in cui è stata divisa la città per i servizi di raccolta rifiuti, spazzamento e pulizia (centro, nord, sud, ovest ed est), la gestione delle sedi di zona "in presa diretta all'area di riferimento", un focus specifico sulla qualità e il controllo del processo di gestione della raccolta delle utenze non domestiche (da cui Ama si attende molto in termini di crescita della differenziata). E ancora la creazione di staff tecnici a supporto delle attività di governo e controllo "afferenti sia al responsabile Esercizio che a ciascun responsabile di Area".

A questo scopo è stata creata l'Area di attività Staff Monitoraggio operativo, che dipenderà direttamente dal responsabile dell'esercizio del servizio, Giuseppe Bernardini, e che, tra le altre cose, si occuperà del monitoraggio dei servizi operativi e anche del controllo della disponibilità ed efficienza del parco mezzi aziendali, dei programmi manutentivi e di collaudo, approvvigionamento dei ricambi e rifornimenti carburante sulla base degli alert in arrivo dai territori.

Le polemiche dei sindacati

Qui e all'altrettanta neonata area di attività "staff di supporto territoriale", che supporterà il responsabile di ogni area territoriale nel monitoraggio e controllo delle varie zone e autorimesse, è stata dirottata la quasi totalità delle 46 persone spostate. Tra questi gli ormai ex 15 responsabili di municipio (coloro che fino ad oggi hanno dialogato con i minisindaci) e anche i 5 capi delle autorimesse di Ama (Salario, Ponte Malnome, Tor Pagnotta, Romagnoli e Rocca Cencia). Sono stati tutti cambiati e anche i nuovi cinque sono nella lista dei trasferiti. Solo che non ci sarebbe traccia di una selezione o di una procedura di evidenza pubblica per queste "new entry". Una mancanza che i sindacati non hanno preso bene, soprattutto la Cgil chel'ha rimarcato, nell'incontro che le quattro sigle hanno avuto col dg Filippi. 

Rientra Andrea Bossola

Passando al livello dirigenziale, come riporta l'agenzia di stampa Dire, pochi giorni fa è stato dato un nuovo incarico ad Andrea Bossola. L'ex dg (dirigente di Ama), rimosso dal ruolo a metà luglio, dopo la crisi che aveva visto fino a 1.000 tonnellate di rifiuti in terra o comunque non raccolte, è stato messo a capo della neoistituita funzione "Sistema Regolatorio Arera" e gli è stata anche assegnata la delega di responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza. 

La task force per la Tari

In parallelo si agisce sul fronte della tassa sui rifiuti. Lo scorso luglio ricordiamo l'assalto agli sportelli da parte di utenti infuriati per l'invio di decine di migliaia di accertamenti esecutivi a scadenza ravvicinata. In qualche caso si è addirittura arrivati a spunti e spintoni. C'era anche chi lamentava il continuo invio a familiari defunti, o pagamenti regolarizzati ma mai registrati. Onde evitare che episodi del genere si ripetano, e per mettere finalmente mano alla banca dati e scongiurare l'invio di bollette pazze, Ama cerca 60 addetti dedicati. Un lavoro di "bonifica" dei dati che dura sei mesi dopo un iniziale periodo di formazione. In particolare i nuovi lavoratori saranno chiamati a confrontare le informazioni sui contribuenti con quelle in possesso di altri enti (Agenzia delle Entrate, Aequaroma o l'Anagrafe capitolina) per riordinare il tutto. 

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