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Ama, gara rifiuti va deserta ma c'è il piano del vecchio cda: "Garantirà smaltimento per tutto il 2019"

Ancora da chiarire però i contratti con Rida Ambiente e Colari. Ieri la nomina del nuovo amministratore unico, pro tempore, Massimo Bagatti

Nessun allarme per il servizio di raccolta e smaltimento. Per la terza volta consecutiva la maxigara per l'esportazione dei rifiuti di Roma (trattati e indifferenziati) è andata deserta, ma il vecchio cda dell'azienda, quello guidato da Lorenzo Bagnacani e rimosso dalla sindaca Raggi, aveva predisposto degli atti e sottoscritto dei contratti in grado di garantire la copertura di tutti i flussi di rifiuti in uscita dalla Capitale: scarti, fos, cdr/css e rifiuti indifferenziati. 

Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Dire, la previsione di produzione di rifiuti indifferenziati per il 2019 fatta dagli amministratori uscenti ammontava a 900mila tonnellate (ipotizzando un aumento di produzione del 3% rispetto al 2018, senza contemplare cautelativamente azioni sulla riduzione dei rifiuti) così distribuite: 200.000 al tmb di Ama Rocca Cencia, 415.000 ai due tmb di Colari, 70.000 ai tmb abruzzesi di Aciam e Deco, 103.000 al tmb di Rida Ambiente ad Aprilia, 62.000 (più un altro 50%) al tmb della Saf a Colfelice (Frosinone) e 40.000 al tmb di Ecologia Viterbo. 

I contratti sono stati rinnovati, peraltro con incrementi delle tariffe in alcuni casi significativi (dal +23,7% di Ecologia Viterbo al +15% di Aciam e al +14,25% di Deco), ma ci sono due punti interrogativi. Il primo riguarda il contratto con Colari (ancora commissariata per l'interdittiva antimafia), che il 3 aprile scadrà e quindi Ama dovrà aprire un interlocuzione con Anac per la proroga. 

Il secondo è relativo a Rida Ambiente, perchè se non verrà prorogato l'accordo tra l'azienda pontina e Lazio Ambiente (società interamente paretecipata dalla Regione), in scadenza il 30 aprile, e quindi dall'1 maggio non sarà possibile per Rida conferire nella discarica di Colleferro gli scarti del trattamento dei rifiuti di Roma, allora le quantità stabilite nell'accordo firmato con la municipalizzata capitolina verrà meno.

La nomina del nuovo Amministratore unico

Intanto nella gioranta di ieri, con l'Assemblea dei Soci che si è svolta in tarda serata, è arrivata la nomina di Massimo Bagatti amministratore unico, ex direttore operativo della partecipata. Per lui un incarico temporaneo: un mese e mezzo circa in attesa del bando pubblicato da Roma Capitale per reperire i nuovi amministratori della partecipata. Una nomina che ha diviso e divide. Critici i sindacati: "Scelta debole, che guarda al passato recente e in continuità con la critica gestione operativa di questi anni".

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