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Rifiuti, l'ad di Ama: "Basterebbero metà dei dipendenti". E' polemica

Lo ha detto il neo presidente e amministratore delegato di Ama, Lorenzo Bagnacani, durante l'audizione in commissione Ecomafie. Cgil: "Intollerabile"

"Ama ha quasi 8mila dipendenti e il benchmark di mercato suggerirebbe che a Roma ne basterebbero la metà". Stanno facendo discutere le parole del neo presidente e amministratore delegato di Ama, Lorenzo Bagnacani, durante l'audizione in commissione Ecomafie. "La chiave positiva della situazione è che avere questo numero di dipendenti organizzati in modo migliore sarebbero in grado di rendere un servizio di altissima qualità" ha specificato. "Il debito dell'azienda è complessivamente oltre un miliardo di euro" ha aggiunto. "Abbiamo analizzato le inefficienze interne e per dare una risposta serve capacità di razionalizzare l'attività aziendale, ridurre gli sprechi e creare efficienze per renderci migliori, forti e stabili" ha affermato. 

"Intollerabile il modo estemporaneo con cui da anni i dirigenti di Ama e la politica cittadina lanciano proposte e analisi sulla pelle dei lavoratori" il commento di Natale Di Cola, Segretario Generale Fp Cgil Roma e Lazio. "Intollerabile perché sostenuto da pochi risultati e proposte fragili. Affermare che a Roma basterebbero la metà dei dipendenti, per altro smentisce quanto sostenuto durante il confronto del 7 giugno in occasione del secondo sopralluogo al Tmb Salario. L’Assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari e il Presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco affermarono l’esatto opposto" continua il sindacalista. 

"Il 7 giugno ci fu detto che il personale non basta a sostenere gli sforzi per aumentare la differenziata e garantire il decoro, su cui a dire il vero ci vorrebbe un forte investimento e alla richiesta esplicita della Fp Cgil di modificare la delibera che inasprisce il turn over e non permette di sostituire nemmeno il personale che va in pensione, ci fu garantito solennemente l’impegno per modificarla. Si sono già persi 300 dipendenti dal 2015 a oggi e il trend è di 150 l’anno. Pensiamo che azienda e piano politico non debbano confondersi, ma di sicuro non possono contraddirsi".  

Non mancano le polemiche politiche. "Arriva puntuale l'ennesima corbelleria sui dipendenti delle municipalizzate" le parole di Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi-An in Campidoglio. "Siamo alle comiche, Bagnacani vuole tagliare i dipendenti quando il direttore generale della municipalizzata che presiede percepisce un maxistipendio di circa 240 mila euro". Critica anche la consigliera dem Valeria Baglio: "Cosa dobbiamo aspettarci? Essere finalmente fiduciosi che i lavoratori vengano organizzati al meglio per offrire un servizio alla città o arrivare a parlare di esuberi anche nella municipalizzata dei rifiuti di Roma? Prima di far circolare simili dichiarazioni, che rischiano di preoccupare solo operatori e impiegati, consigliamo al neo amministratore delegato di Ama di concentrarsi sulla organizzazione di un servizio che ha molti punti deboli". 

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