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Ama, dopo il blitz di Muraro sindacati in difesa dei lavoratori: "Basta processi mediatici"

Dopo il blitz dell'assessora Muraro agli uffici Ama con diretta facebook, Di Cola: "Speriamo di avere la data dell'incontro che l'assessore non ha ancora convocato"

Un blitz in via Calderon de la Barca agli uffici Ama per un "faccia a faccia" con i vertici della municipalizzata e il presidente Fortini. Così, questa mattina in diretta Facebook l'assessore all'ambiente Paola Muraro ha dato in pasto agli utenti della rete le disfunsioni dell'azienda. A contestate il modus operandi dell'assessora è Natale Di Cola, segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio: "Basta spot e processi mediatici".

"Abbiamo il vantaggio, a differenza di altri, di non aver fatto sconti a nessuno - dichiara Natale di Cola, segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio - Abbiamo combattuto il medioevo di Panzironi e Alemanno, il monopolio di Cerroni, criticato duramente gli errori della Giunta Marino e dell'attuale gestione di Ama, quindi possiamo permetterci di lanciare un appello al sindaco Virginia Raggi e all'assessore Paola Muraro: basta spot e processi mediatici, date subito un nuovo management ad Ama e mettiamoci al lavoro per risolvere i problemi".

E' questa la posizione del sindacalista Di Cola che aggiunge: "Continueremo a fare le proposte che abbiamo sempre fatto per eliminare le storture, aumentare l'efficienza, migliorare il servizio e mettere gli operatori nelle condizioni di lavorare al meglio e con serenità". 

Sul blitz di questa mattina negli uffici di via Calderon de la Barca, Di Cola prosegue: "Quanto alle accuse ai lavoratori, speriamo di avere e molto in fretta la data dell'incontro che l'assessore non ha ancora convocato - continua - E speriamo di fare anche in quella occasione una diretta perché se i processi ai lavoratori si fanno in streaming, vorremmo difenderli in streaming".

Sull'organizzazione del lavoro e la collaborazione con i sindacati Di Cola continua: "Immaginiamo che l'assessore non volesse alimentare la tensione, già alta, attorno agli operatori, che non si sia resa conto della leggerezza con cui si è espressa e che voglia lasciare spazio alle trattative con le organizzazioni sindacali".

"Si può discutere di tutto, ma se si vuole dare a Roma un ciclo dei rifiuti e un'azienda più efficienti bisogna smetterla di cercare capri espiatori e affrontare tutti i problemi che ci hanno portati fin qui", puntualizza. Inoltre, sul ruolo delle istituzioni precisa: "Crediamo che, mentre i cittadini si sfogano quotidianamente sui lavoratori, le istituzioni non debbano dirigere il coro delle proteste. È il momento delle decisioni - conclude - I romani pagano una tariffa troppo salata per servizi non all'altezza della Capitale si meritano istituzioni responsabili".

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