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Ama, Atac e Acea, vertici chiedono fiducia alla Raggi: pronti alle dimissioni

Il presidente di Ama Fortini rimetterà il suo mandato nelle prossime ore come "atto di cortesia istituzionale". Rettighieri, dg Atac, pronto a fare lo stesso. Fibrillazione soprattutto per Acea

Nel corso della campagna elettorale Virginia Raggi le ha messe più volte al centro della sua 'rivoluzone' in Campidoglio, tanto da prevedere un assessorato 'ad hoc' per la loro riorganizzazione. E ora che la vittoria è arrivata, la galassia delle partecipate capitoline è in subbuglio. Nei prossimi giorni arriveranno le dimissioni del presidente e del cda di Ama e anche il dg di Atac, Marco Rettighieri, è pronto a mettere il suo mandato alla prova della fiducia di Virginia Raggi. Le acque più agitate sono in Acea, che il Comune di Roma controlla con il 51 per cento, sulla quale la neo-sindaca si è espressa più volte in merito, non senza polemiche.

Daniele Fortini dovrebbe rimettere il suo mandato già domani così come Carolina Cirillo, consigliere di amministrazione. Una decisione assunta non in polemica con la nuova amministrazione ma descritta come un "atto di cortesia istituzionale". Un atto non dovuto ma non così anomalo quando ci si ritrova di fronte a un cambio di amministrazione. Il presidente di Ama non lascerà comunque il timone della municipalizzata fino a che non si sarà insediato il nuovo management. 

Anche il dg di Atac Marco Rettighieri sarebbe pronto a rimettere il mandato qualora Virginia Raggi manifestasse dubbi sulla sua carica. Il manager che viene da 'Expo' ha detto fin dal suo insediamento che il suo incarico sarebbe durato fino al nuovo insediamento. La prossima mossa è di Virginia Raggi. Se nel corso della campagna elettorale Giachetti ha più volte esplicitato che qualora fosse stato eletto avrebbe non solo confermato ma sostenuto il lavoro di 'pulizia' di Rettighieri, Raggi non si è mai espressa. Si vedrà.  

L'attesa è però soprattutto su Acea. Nel corso della campagna elettorale era stata la stessa esponente del Movimento cinque stelle a ipotizzare cambiamenti ai vertici di Acea: “Dobbiamo valutare, di sicuro cambieremo il management e inizieremo a fare investimenti sulle reti. Vedremo come agire per tutelare la volontà dei cittadini” aveva affermato nel corso di un'intervista. Ne seguì un polverone mediatico e politico contro le parole della Raggi. La prima mossa spetta a lei. 

Centrale sarà anche la scelta dell'assessore che si dedicherà alla riorganizzazione delle circa 80 società partecipate del comune di Roma. Un assessorato a tempo "nel senso che nel più breve tempo possibile dobbiamo raggiungere l'obiettivo di razionalizzare le partecipate e quindi questo assessorato, di conseguenza, sarà chiuso e cesserà la sua funzione" aveva spiegato.

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