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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Alemanno risponde a Marino con una querela: "E' ormai al delirio"

A far partire gli avvocati il racconto di Marino sul palco della Festa dell'Unità in merito a una presunta telefonata di Alemanno per chiedere raccomandazioni: "E' falso". Indignazione per la frase 'tornino nelle fogne': "Mi ha dato fastidio"

Ha risposto con una querela l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno al discorso di Marino di ieri alla festa dell'Unità. “E' ormai al delirio: si inventa telefonate che tra di noi non ci sono mai state, giunge all'insulto personale e utilizza un inconcepibile violenza verbale contro la destra” ha scritto su Facebook. E il primo cittadino, sul palco della festa democratica, proprio non si è risparmiato. A partire dallo slogan ripescato dagli anni '70 indirizzato alla destra romana: “Tornino nelle fogne da dove sono venuti”. Ha commentato Alemanno ai microfoni di Radio Cusano Campus: “Mi ha dato fastidio lo slogan anni 70, di una aggressività ridicola, usata per strappare qualche applauso alla festa dell'Unità. Marino si aggrappa alla demagogia, all'insulto, alla contrapposizione pur di sopravvivere” il commento. 

La querela però non è partita per lo slogan. A far scattare la risposta tramite gli avvocati da parte di Alemanno è stato il racconto di Marino in merito ad una presunta telefonata in cui Alemanno indicava, ha lasciato intendere Marino, due nomi per i consigli di amministrazione. “La storia della telefonata è assolutamente falsa, figuriamoci se io vado a mendicare da lui dei posti o altre cose di questo genere. E' impressionante che Marino si inventi di sana pianta una scena di questo tipo”.  Poi ha aggiunto: “Intendiamoci, sui consiglieri di amministrazione c'è sempre stata la volontà di coinvolgere l'opposizione. Io nei Cda ho sempre nominato un rappresentate qualificato dell'opposizione. Sono cose che fanno parte di una normale correttezza democratica. Marino, inventandosi telefonate, le trasforma in un tentativo di confondere le acque per creare chissà cosa, insultando di riflesso anche il Partito Democratico, presentandolo come una realtà di inciuci, quando tutti si ricordano l'opposizione che mi ha fatto nel corso dei cinque anni in cui sono stato sindaco di Roma”. Infine la richiesta di dimmissioni: “La situazione è arrivata al punto limite”. 

E se l'ex primo cittadino è stato tirato in ballo direttamente, è tutta la destra romana e nazionale ad essere rimasta indignata delle parole di Marino."Frasi come quelle usate ieri richiamano pagine buie della storia del nostro paese, macchiate dal sangue di molte giovani vittime e mostrano l'inadeguatezza di Marino sia come rappresentante pubblico che come sindaco di questa città" il commento di Sveva Belviso, consigliere Altra Destra di Roma Capitale. “Le dichiarazioni di Marino sono quelle di un uomo disperato, scaricato da tutti, anche dal suo stesso partito. A Marino dico: siamo già nelle fogne come ogni romano, grazie alla tua gestione della Capitale. Dimettiti invece di dire cretinate‎” ha scritto il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni su Facebook.

Parole di fuoco anche da parte della deputata di Forza Italia, Daniela Santanché: “L'unico che deve scappare via alla velocità di un topo è lui, che presto si ritroverà i romani in Campidoglio pronti a mandarlo via”. E ancora. “Premesso che molto dovranno spiegare le gestioni di centrodestra romane, non sono accettabili linguaggio e tono di Marino” il commento di  Maurizio Gasparri, senatore Forza Italia e vicepresidente del Senato. “Sotto Marino le coop rosse di Buzzi hanno lavorato arricchendosi ulteriormente. Marino ha nominato politici Pd e funzionari risultati legati alla mafia Capitale” ha contrattaccato il senatore che affonda: “Il comune va sciolto e commissariato a lungo. Se non avverrà denunceremo le omissioni”. 

Non mancano critiche alle parole di Marino anche nella cerchia del centrosinistra. “Sinceramente non avrei detto la frase 'tornate nelle fogne'” stigmatizza l'ex sindaco Francesco Rutelli. “Non c'è bisgono di un linguaggio irresponsabile che riporta ai tragici anni di piombo” commenta Michele Baldi, in passato esponente di centrodestra, oggi  capogruppo della lista civica Nicola Zingaretti al Consiglio Regionale del Lazio. “Scatenare sommari processi di piazza con parole che niente hanno di istituzionale è un fatto gravissimo” continua Baldi che consiglia a Marino di “chiedere scusa”. 

Contro le parole del sindaco Marino, si unisce l'opposizione in Regione. In una nota congiunta il vice presidente del Consiglio regionale e Segretario La Destra Francesco Storace e i Capigruppo di Forza Italia Antonello Aurigemma, di Nuovo centrodestra Daniele Sabatini, di Fratelli d'Italia Giancarlo Righini, del Misto Pietro Sbardella colgono distanze anche nella maggioranza: “Nella seduta odierna della commissione bilancio regionale, anche la maggioranza di centrosinistra alla Pisana ha preso le distanze dal sindaco Marino, che ieri ha pronunciato parole vergognose e offensive contro la destra 'torni nelle fogne'” scrivono. “Marino è sempre più solo, la sua uscita altro non è che la parabola discendente di un uomo fuori controllo che ha perso ogni contatto con la realtà”. 

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