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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Alemanno lascia il Pdl e lancia una nuova Alleanza Nazionale

Presentato ieri un manifesto programmatico che dovrà essere sottoscritto e porterà alla creazione di un vero e proprio partito tra settembre e ottobre, in tempo per le elezioni europee. Tiepide le reazioni

Gianni Alemanno 2.0. Potremmo intitolare così la nuova avventura intrapresa da ieri dall'ex sindaco di Roma. Per capire se da Gianni Alemanno 2.0 potremo parlare di Alleanza nazionale 2.0 o di Destra 2.0 basterà aspettare. Le intenzioni ci sono tutte, perché il manifesto lanciato ieri da Alemanno punta proprio alla creazione di un nuovo soggetto politico che rappresenti una sorta di risposta alla ventilata Forza Italia berlusconiana. A giudicare dalle reazioni raccolte però, il compito non sarà semplice. Ma andiamo con ordine.

IL NUOVO SOGGETTO POLITICO - Non si tratta di un 'copia e incolla' di un soggetto politico vecchio, bensì di un'entità nuova che di Alleanza Nazionale conserverà i valori portanti ma che punta ad andare oltre. L'obiettivo è arrivare alla creazione di un soggetto politico che serva a far convogliare i delusi delle ultime elezioni, a ricompattare un'area radicata sì ma che non sia "chiusa a destra". Il progetto dell'ex sindaco parte da qui. Dal lancio di una sorta di manifesto programmatico che dovrà essere sottoscritto e che "porterà alla creazione di un vero e proprio partito tra settembre e ottobre, in tempo per le elezioni europee".

VIDEO - Alemanno: "Lanciare alternativa a Forza Italia"

ALLEANZA NAZIONALE PIU' MODERNA - L'idea è quella di una Alleanza Nazionale più moderna quindi e nuova anche perché "una parte degli ex dirigenti, i cosiddetti colonnelli, rimarranno nel Pdl e quindi andranno a far parte di Forza Italia", ha spiegato Alemanno. Un plauso all'iniziativa è arrivato da Luciano Ciocchetti, uscito dall'Udc dopo le amministrative romane, per il quale "Alemanno parte dal campo di riferimento della destra, noi lavoriamo con forze centriste e moderate, in futuro potremmo incontrarci insieme ad altri soggetti per costruire il campo popolare alternativo alla sinistra".

REAZIONI FREDDE - Le affermazioni dell'ex sindaco non sono piaciute a tutti e anzi questa idea di resuscitare il vecchio partito di Gianfranco Fini non è stata gradita da una parte di ex An, e in particolare a Silvano Moffa, Pasquale Viespoli, Gennaro Malgieri e Adriana Poli Bortone, che hanno bollato l'iniziativa come un esperimento che "non ci convince e che sa tanto di vecchio quanto a metodi, di errato quanto a posizionamento e di stucchevole quanto a subalternità". Guido Crosetto, fondatore di Fdi, tiepidamente plaude. "Alemanno è bene accetto se si mette a lavorare in silenzio ed a testa bassa per costruire il centro destra", dice Crosetto. I corridoi davano per certo un passaggio di Alemanno a Fdi, poi smentito, ma certo una collaborazione sembra prospettarsi. Ironico Storace che sul suo giornale irride l'iniziativa: “In effetti ci mancava il nuovo partito di Alemanno...”.

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