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Alemanno raccoglie i filomontiani, e intanto c'è il fantasma dimissioni

Alemanno al Teatro Olimpico per presentare Italia Popolare, nuovo movimento che appoggia il Monti bis, Giorgia Meloni con le Primarie delle idee, paladina del "rinnovamento". Come si ripercuoterà sugli equilibri locali?

Da Palazzo Chigi al Campidoglio la situazione poco cambia. Si cercano alleanze e punti fermi. La destra, tra berlusconiani, montiani, antimontiani, si divide proprio qui, a Roma, e lo fa con due eventi - sarà un caso - contemporanei. Il sindaco Alemanno, con al seguito i 'capitani coraggiosi' di Augello, che lancia il nuovo movimento Italia Popolare dal palco del Teatro Olimpico. Giorgia Meloni, e Gabbiani di Rampelli, con le "primarie delle idee" all'Auditorium della Conciliazione. E se il primo cittadino mette il cappello su un possibile Monti bis, l'ex ministro della Gioventù nel quarto governo Berlusconi parla di rinnovamento interno al partito, e lo fa proprio nel giorno in cui si dovevano svolgere quelle primarie che tanto aveva invocato. Due idee di destra che sembrano viaggiare su binari più che paralleli e, per quanto gli eventi abbiano un respiro evidentemente nazionale, qualcosa certamente ricadrà anche su una dimensione locale già in pieno fermento. 

ITALIA POPOLARE - Il sindaco uscente va a caccia di alleati o si prepara alla corsa in Parlamento? Su di lui aleggia ancora il fantasma 'dimissioni' e se tra i suoi emergono solo smentite, il Pd nè è certo: "Abbandonerà il Comune, per potersi candidare alla Camera" Per il primo cittadino, che non hai mai escluso di guardare ai palazzi 'nazionali', le due cose non sono incompatibili. Intanto si organizza con un nuovo movimento appoggiato da nove tra correnti e fondazioni. Si parte con il gruppo del senatore Augello, dal 2008 a braccetto con il primo cittadino, con l'associazione vicina a Gaetano Quagliarello e con le fondazione di Frattini e Lupi. Poi c'è Rete Italia, vicina a Formigoni e Nuova Italia legata a Rete Attiva x Roma, l'altra lista già presentata dal sindaco in carica. Una kermesse nevralgica a chiamata di tutti i filomontiani in cui si discuterà di programmi elettorali per il centrodestra. 

"Vogliamo aprire al confronto aggregante con l’idea che il Pdl non si debba fermare rispetto al rinnovamento ma andare avanti – ha spiegato Alemanno - Stiamo assolutamente dentro il Pdl ma chiedendo con forza ad Alfano di adempiere alla sua missione di portare avanti il rinnovamento, aprire il partito".

PRIMARIE DELLE IDEE - Sul palco dell'Auditorium della Conciliazione a parlare di "rinnovamento", ma con diversi presupposti, è Giorgia Meloni, forse messa in ombra dall'iniziativa di Alemanno. Presenti alla convention Guido Crosetto e Alessandro Cattaneo con un chiarissimo punto d'arrivo: "rifondare il centro destra" e riguadagnare posizioni. In seconda linea, ma ben presente, la corrente dei Gabbiani con Rampelli e Marsilio. 

L'ATTACCO - Tutto questo trambusto per paura di perdere poltrone? Avrà fatto paura quel "ne caccio nove su dieci" del patron Silvio? Proprio così per Francesco Storace, leader del La Destra candidato alle elezioni regionali: “Terrore di non fare più il parlamentare: solo così si spiega il caos che si registra tra deputati e senatori”. E, a proposito di Regione, anche su possibili alleanze per la Pisana potrebbero emergere delle novità dalle kermesse di oggi. Un tandem con l'Udc si fa sempre più plausibile visti gli intenti dei berlusconiani di avvicinare il Pdl all'area di centro. Su Alemanno e il suo appoggio al premier tecnico attacca il Pd Roma di Marco Miccoli che interviene sull'appoggio del primo cittadino al premier tecnico: 

"Alemanno si schiera con Monti. Sembra uno scherzo e invece è realta. Evidentemente il sindaco (in uscita) è terrorizzato di perdere qualsiasi tipo di poltrona nei prossimi mesi e quindi si attacca al salvagente del Presidente del Consiglio, dopo averlo criticato in ogni modo e forma negli ultimi mesi". "Tant'é, questa è la coerenza di Alemanno, che i romani purtroppo gia conoscono - aggiunge - Ma in questa maleodorante melassa politica una domanda nasce spontanea: che c'azzecca il rigore del moderato Monti con la Parentopoli del 'post fascista' Alemanno? Ai posteri, ma soprattutto al Presidente del Consiglio, l'ardua risposta".

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