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Alberi, già abbattuti oltre 2000 esemplari ma il Campidoglio annuncia nuovi tagli

La priorità del Campidoglio, resta quella di "mettere al centro la sicurezza delle persone", ha dichiarato l'assessora Montanari

La notizia dell'albero crollato a largo Rodolfo Lanciani sulle auto ferme al semaforo ha destato impressione. Fortunatamente le conseguenze sono state meno gravi di quanto in un primo momento comunicato dai soccorritori. L'episodio ha però mostrato, una volta di più che la manutenzione delle alberture, a Roma, resta un tema caldo, anche in questa stagione, la meno adatta per mettere mano ad eventuali potature.

I necessari monitoraggi

La prima necessità è quella di verificare lo stato di salute degli alberi. Al riguardo l'assessora capitolina all'Ambiente ha fatto sapere che "il Dipartimento di Tutela Ambientale di Roma Capitale, oltre alle attività pianificate di monitoraggio delle alberature, sta mettendo in campo ulteriori provvedimenti straordinari per il controllo dei circa 350mila alberi di Roma". Il numero degli alberi che l'amministrazione intende far controllare è notevole. Quattro volte e mezzo superiore a quello che si è fatto con il bando sul monitoraggio delle piante d'alto fusto, partito nel luglio del 2017 e limitato a soli 4 municipi.

La priorità: la sicurezza dei cittadini 

I controlli vanno fatti anche perchè, la priorità  del Campidoglio, resta quella di "mettere al centro la sicurezza delle persone - ha dichiarato l'assessora Montanari - per questo, nonostante si sia tecnicamente fuori stagione, saranno disposti ulteriori eventuali abbattimenti e potature di alleggerimento. Le stesse indicazioni sono state date alle ditte che a partire dallo scorso luglio operano in città per svolgere le attività di monitoraggio su 80mila alberi di alto fusto.  Ad oggi sono circa 50mila gli esemplari schedati mentre quelli abbattuti sono stati oltre 2mila".

Altri abbattimenti

L'intenzione dell'amministrazione però, come l'assessora ha evidenziato, è di procedere con ulteriori tagli. Se sono necessari per garantire la sicurezza dei cittadini, non ci sono obiezioni da fare. D'altra parte però, a fronte degli oltre 2mila tagli già effettuati, occorre lavorare per garantire un'adeguata forestazione. Su questo aspetto però, il Campidoglio non è immune da critiche.

La dubbia riforestazione

Lo scorso inverno l'assessora Montanari aveva dato come "già piantati 3mila alberi". A marzo però, l'accesso agli atti effettuato dall'associazione Green City Life, ha mostrato numeri ben diversi. "abbiamo ricevuto un documento firmato dalla dirigente del Dipartimento Ambiente – aveva spiegato nell'occasione l'attivista che aveva promosso l'accesso agli atti – e da questo documento è risultato che gli alberi piantati sono stati 2259 anzichè 3mila". Quindi il 25% in meno di quanto dichiarato. La sicurezza delle persone è importante. Poi c'è un altro tema che, la stessa associazione ecologista, ha più volte rimarcato. Gli alberi messi a dimora, e risultati quindi nel conteggio, sono piccolissimi arbusti il cui attecchimento non è affatto scontato.

La ricerca del giusto equilibrio

In definitiva la sicurezza dei cittadini è un tema di primaria importanza. Al tempo stesso però, il patrimonio arboreo della Capitale va salvaguardato con ogni mezzo. All'amministrazione quindi spetta il compito di garantire il giusto equilibro tra le due istanze. Soprattutto se ancora si crede nell'obiettivo di trasforare  Roma nel "Giardino d'Europa".

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