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Albano contro l'inceneritore: "Non glielo faremo costruire"

Ieri ad Albano si è aperta una nuova settimana di protesta contro la costruzione dell'inceneritore che si concluderà sabato 17 con un corteo. In piazza insieme ai comitati cittadini, Ascanio Celestini che ha tenuto un suo spettacolo per sostenere le rivendicazioni della popolazione albanense

ascanio-celestiniNon si fermano le proteste dei comitati cittadini di Albano per scongiurare la costruzione del termovalorizzatore nella zona di Roncigliano e che ha ricevuto in pieno agosto l'autorizzazione integrata ambientale dalla Regione Lazio per avviare i lavori nei cantieri.

La settimana in corso sarà una settimana di mobilitazione serrata che si concluderà sabato con un corteo per le strade cittadine. Ieri il primo evento di protesta è stato uno spettacolo in piazza a cui ha partecipato Ascanio Celestini, che ha voluto mettere la sua arte a servizio della protesta dei cittadini albanensi tenendo una performance che ha ricalcato i suoi testi più famosi a quelli più recenti, sempre con un tono sarcastico verso la satira politica e la realtà italiana.

Lo spettacolo di Celestini è stato preceduto dagli interventi dei cittadini che costituiscono il comitato No All'inceneritore da cui il messaggio più diretto è stato quello di impedire in tutti i modi che l'inceneritore venga costruito, in un territorio già fortemente stressato da un punto di vista ambientale.

A salire sul palco sono stati l’ingegnere Claudio Fiorani, segretario cittadino dei Verdi, che oltre ad illustrare i vari aspetti tecnici dell'inceneritore ha messo in evidenza come la mobilitazione cittadina sia fondamentale per tentare di bloccare l’inceneritore: “ Il comitato No all’inceneritore ha presentato già due ricorsi al Tar e il nostro ultimo atto è stato quello di richiedere una sospensiva dell’autorizzazione integrata ambientale , il cui appello è stato anche firmato da alcuni sindaci che avevano sottoscritto due anni fa una lettera alla Regione Lazio per chiedere di costruire un inceneritore nel territorio dei Castelli Romani, un bel cambio di fronte."

"Sabato ci sarà una nuova manifestazione a cui chiediamo una numerosa partecipazione popolare, in quanto le manifestazioni fin qui svolte sono state considerate poco rappresentative dei cittadini perché mille manifestanti non sono stati considerati un campione attendibile della popolazione di Albano.”, ha concluso Fiorani.

Ancora più incisivi sono stati gli interventi successivi tra cui quello di Beppe Galluzzi, noto esponente del comitato No all’inceneritore: " Siamo arrivati alla resa dei conti sull’inceneritore. Negli incontri con Marrazzo abbiamo presentato 26 motivi per opporci all’inceneritore e ci sono state fornite 26 risposte illogiche. Questo inceneritore è una truffa! Alla nostra affermazione che il termovalorizzatore brucia il CDR materiale totalmente riciclabile, ci è stato detto che la carta è riciclabile al 100%, ma la plastica no è allora è meglio bruciarla.

“L’inceneritore brucerà secondo le stime della Regione solo il 6% dei rifiuti e il restante 94% finirà nelle discariche, quelle discariche che l'Unione Europea ci impone di chiudere entro il 2012. Dopo la manifestazione e il corteo del 17 ottobre, la prossima iniziativa sarà proprio quella di andare davanti ai cancelli della discarica di Roncigliano."

Presente in piazza anche una rappresentanza dei cittadini che si oppongono alla costruzione della Turbogas di Aprilia, una lotta gemellata e che va di pari passo con quella di Albano.
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