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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Tor Bella Monaca

Tor Bella Monaca, Zingaretti: "Si è tornati a picchiare per il colore della pelle"

Il Sindaco Alemanno, in visita al quartiere, nega: "C'è un rischio bullismo a Tor Bella Monaca che preoccupa e che si manifesta con aggressioni al diverso e ai più deboli"

"La tua auto fa schifo", senegalese pestato; “E' colpa del razzismo se ora sono ridotto così”. Sono questi due dei titoli dei giornali di oggi per parlare dell'aggressione razzista che è costata un occhio al trentenne senegalese Sow Samba. Un'aggressione su cui è forte, e pressocchè certo, il marchio del razzismo, tanto che oggi il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ha chiesto scusa alla vittima. Non ha usato la parola razzismo invece il Sindaco Alemanno, per il quale l'emergenza nel quartiere del VIII municipio, dove ci sono state ben sette aggressioni ad immigrati negli ultimi tempi, è il bullismo.

"C'é un rischio bullismo a Tor Bella Monaca che preoccupa e che si manifesta con aggressioni al diverso e ai più deboli", ha detto il sindaco di Roma oggi casualmente in visita nel quartiere. Alemanno ha ribadito che "bisogna offrire delle alternative ai giovani che possano essere un forte contrasto alle degenerazioni. Dobbiamo intervenire sul versante educativo, sociale e, quando occorre, repressivo per evitare che reati di questo genere restino impuniti".
 

  Bisogna offrire delle alternative ai giovani che possano essere un forte contrasto alle degenerazioni  

Ad accogliere il sindaco, oltre ai rappresentanti del municipio VIII, anche alcuni manifestanti che hanno esposto uno striscione con su scritto: "Pensi veramente alla periferia? Subito i soldi previsti per casali della mafia e tre scuole".

Il presidente della Provincia invece chiede scusa a Sow Samba. “Voglio chiedere scusa a nome di tutta l'amministrazione provinciale a Sow Samba, il senegalese aggredito a Tor Bella Monaca, ed esprimere la mia solidarietà perché a questo punto le visite rischiano di diventare ipocrite".

"Ormai”, ha aggiunto Zingaretti, “si è tornati a picchiare con disinvoltura per il colore della pelle, per l'appartenenza religiosa o per l'orientamento sessuale. Noto che atti di violenza e intolleranza di una certa matrice avvengono nella più totale impunità. Non servono pene esemplari ma far rispettare le leggi".

Per Zingaretti la soluzione è scommettere sulla prevenzione. "Chissà”, ha detto, “se tutti i soldi spesi per i militari almeno una parte li avessimo usati per rafforzare l'associazionismo laico e religioso, la sicurezza sarebbe molto più garantita".

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