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Affrancazioni, consiglieri 'incompatibili' lasciano l'Aula: secondo rinvio per la delibera

Esaurito il tempo a disposizione, la seduta si è chiusa senza alcuna votazione

Slitta per la seconda volta il provvedimento che riorganizza e semplifica le procedure di affrancazione e trasformazione delle abitazioni realizzate in regime di edilizia residenziale pubblica. Dopo il rinvio della scorsa settimana, la discussione in Aula Giulio Cesare si è bloccata anche ieri pomeriggio, subito dopo l'intervento dell'assessore all'Urbanistica Luca Montuori, con la seduta che si è conclusa alle 20, allo scadere del tempo a disposizione. Tutto rinviato alla prossima seduta, probabilmente martedì prossimo.

A bloccare i lavori del Consiglio il rischio di incompatibilità dei consiglieri. Il dubbio era stato sollevato giovedì scorso durante la precedente seduta dalla consigliera Alessandra Agnello che, rifacendosi ad un articolo del Tuel, aveva abbandonato la discussione. Il parere del Segretariato generale ha confermato quella posizione: l'organo capitolino ha infatti stabilito che la delibera non è di 'carattere generale' aprendo quindi ad un possibile 'conflitto di interessi'.

Il provvedimento, infatti, ridefinisce e semplifica sia le procedure di affrancazione per svincolare l'immobile dal prezzo massimo di cessione sia quelle di trasformazione per il passaggio dal diritto di superficie a quello di proprietà. I consiglieri coinvolti, direttamente o fino al quarto grado di parentela, devono astenersi sia dalla discussione sia dalla votazione. Quattro consiglieri hanno così abbandonato l'Aula con la discussione che, subito dopo l'intervento dell'assessore Montuori, si è interrotta per dubbi in merito al numero legale dei consiglieri rimasti. Risultato: il Consiglio si è chiuso con l'esaurisi del tempo a disposizione e senza la votazione di alcuna delibera.

L'assessore all'Urbanistica Luca Montuori ha illustrato la delibera: "Abbiamo effettuato un riallineamento di coerenze normative, sono stati rimossi gli elementi interpretativi sulle modalità di calcolo dell'affrancazione e della trasformazione legando maggiormente e più chiaramente le due fasi del calcolo per garantire maggiore semplicità e trasparenza". Poi si è rivolto ai tanti 'venditori' presenti in Aula: "Ci siamo impegnati a discutere con il Governo il tema delle vendite pregresse e le cause oggi in atto tra primi e secondi proprietari, o secondi e terzi, insomma tra vendite successive".

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