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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Affittopoli, Tronca: "In centro l'85 per cento è moroso, persi 4 milioni e mezzo di euro"

Oggi la presentazione della mappatura effettuata per il momento sul territorio del I municipio: "Un prototipo di gestione ordinaria del patrimonio per mettere ordine e dunque capire, conoscere e regolare"

Un primo passo verso la mappatura dell'intero patrimonio immobiliare del Comune di Roma, partendo dal I municipio e con una nuova metodologia di lavoro che punta al monitoraggio di tutte le singole posizioni. A illustrarla con i primi risultati ottenuti sul territorio del centro storico, il commissario straordinario Tronca, nella sala della Protomoteca in Campidoglio. 

"Quello di oggi è un esempio, un nuovo modello di buona pratica. Spero possa essere utile ad altre realtà del Paese". Si tratta di un "prototipo di gestione ordinaria del patrimonio per mettere ordine e dunque capire, conoscere e regolare". Ma veniamo ai numeri. A quanto emerso dalla mappatura, nel I Municipio risulta moroso l'85 per cento degli inquilini degli immobili comunali, per un totale di 4,5 milioni di euro. Mentre su tutto il patrimonio, che conta 28 mila unità abitative e commerciali, "insiste una morosità storica complessiva di oltre 350 milioni di euro". 

Ricordiamo che lo scandalo Affittopoli è tornato a galla un mese fa. Dalle case con vista nel centro storico di Roma a quelle con affaccio sui colli di Albano e Marino o sul litorale, i riflettori sono tornati sullo scandalo delle case del Comune affittate a prezzi irrisori. Un elenco lunghissimo per un censimento che il commissario ha inserito subito in agenda tra le priorità. 

"Si tratta di un lavoro attento e meticoloso che mi auguro la prossima amministrazione possa proseguire" ha detto il commissario. "Quando ho assunto questa responsabilità, ho avuto la percezione che in determinati settori non ci fosse una perfetta padronanza del rispetto delle regole. Ho percepito che la situazione non fosse esattamente sotto controllo". 

"Queste anomalie erano assolutamente inaccettabili - ha concluso l'ex prefetto milanese - per qualsiasi tipo di amministrazione, figuriamoci per Roma Capitale. Ho scoperto l'acqua calda? Possibile. Altri l'hanno scoperta in passato? Possibile. Ma quando si ha in mano l'acqua calda si prende e si fa pulizia. Si lavano incrostazioni che rendono inefficace e inefficiente l'attività amministrativa". 

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