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Marino si dimentica dell'acqua pubblica, sullo stacco di Acea a Ostia nessuno interviene

Da lunedì 12 famiglie di una palazzina di via d'Aste sono senz'acqua. Motivo: aver aderito alla campagna per il rispetto del referendum

E' ormai braccio di ferro tra Acea e le famiglie del condominio di via d'Aste a Ostia che lunedì scorso si sono visti staccare l'acqua. "Resisteremo a oltranza" fanno sapere. In mezzo, l'amministrazione comunale, alle prese con l'urgenza di risolvere la questione del bilancio, è rimasta immobile nonostante i ripetuti appelli del Comitato romano acqua pubblica (Crap) che chiede all'azionista di maggioranza di intervenire e la mozione approvata dalla maggioranza in loro favore.

Il motivo del contendere infatti è l'adesione dell'intero condominio alla campagna di obbedienza civile indetta a livello nazionale dai movimenti dell'acqua pubblica che impone di pagare le bollette ma “nel rispetto della legge e della volontà popolare” espressa con il referendum del giugno 2011. In altre parole queste famiglie hanno pagato le bollette ma decurtandole della voce “remunerazione del capitale” abrogata con il voto referendario.

Il caso è il secondo in poche settimane. Questa volta però le famiglie sono decise a portare la loro battaglia fino in fondo. “Ci stiamo arrangiando” commenta Paolo Ceroni, l'amministratore di condominio, che ribadisce: “Noi abbiamo pagato le bollette rispettando la legge”.  Le 12 famiglie tra cui anziani, bambini piccoli e due inquilini disabili hanno deciso di tenere duro e la loro storia potrebbe diventare un caso simbolo.

Per ora dall'azionista di maggioranza, il Comune di Roma, nonostante l'apertura in Campagna elettorale del sindaco Marino e della maggioranza che lo sostiene ad affermare la ripubblicizzazione dell'acqua, non è arrivato alcun segnale concreto nonostante la mozione approvata il 12 settembre scorso in cui si chiedeva "un atto politico" sulla questione. Ma il Comitato romano acqua pubblica che ha protestato anche martedì in aula Giulio Cesare chiede a gran voce un intervento. “Se è vero che il socio pubblico controlla l'azienda perché nessuno interviene?” si chiede Paolo Carsetti del Crap. “Per il governo capitolino né il possesso del 51% delle quote di Acea, né il ruolo di amministratore della città sembrano essere sufficienti per garantire il rispetto di due fondamentali diritti: il diritto all'acqua e il rispetto della democrazia”.

Il secondo stacco da parte di Acea suona come uno schiaffo alle istituzioni pubbliche. Infatti l'apertura della maggioranza capitolina a sostenere la battaglia per il rispetto del referendum c'è stata. Dopo il primo caso, il 12 settembre scorso, il Consiglio comunale aveva approvato la mozione n. 25 in cui c'è scritto: “L'Assemblea di Roma Capitale impegna il Sindaco e la sua Giunta ad intervenire con un atto politico ed efficace sulla questione dei distacchi idrici per morosità, affinché Acea Ato2 cessi una pratica lesiva di un diritto umano”.

Lunedì però il secondo stacco. “Cos'altro serve al Sindaco Marino e a tutta l'amministrazione capitolina per comprendere che la scelta di campo che li attende è sempre più netta e necessaria? Devono decidere se stare dalla parte dei cittadini e dei diritti o dei privati e dei loro profitti” scrivono in un comunicato stampa dal Crap in attesa che qualcuno intervenga per riallacciare l'acqua al condominio ma anche per bloccare i numerosi stacchi per morosità. “Vogliamo capire se per l'amministrazione è un servizio o solo una fonte di profitto” il commento di Carsetti.

Dopo la denuncia di lunedì del consigliere di Sel Gianluca Peciola che giudica il comportamento di Acea "lesivo di un diritto umano" ieri è stata la volta di Legambiente Lazio. “Il Comune di Roma deve intervenire immediatamente per il riallaccio dell'acqua alle famiglie di Via d'Aste” afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. “Serve una scelta politica nuova e chiara, anche Roma come altre città italiane ed europee deve imboccare la strada della ripubblicizzazione del servizio idrico integrato”.

Per sostenere la battaglia delle famiglie di via d'Aste, sabato 12 ottobre si terrà una biciclettata con partenza alle ore 10 da Piramide.

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