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Acea, delegazione del Pdl da prefetto: “Spiegati rischi della mancata vendita”

I parlmentari: "Vorremmo che non ci fossero impedimenti alle decisioni". In realtà il prefetto non ha poteri decisionali in merito ma "può intervenire richiamando tutti alla responsabilità sui rischi che si corrono"

La vicenda di Acea arriva anche in prefettura: a portarcela è una delegazione di parlamentari del Pdl che, questa mattina, ha incontrato il prefetto Pecoraro.
Il motivo è che i parlamentari hanno voluto parlare col prefetto di quello che sta accadendo in Assemblea capitolina durante la discussione della delibera che contiene la cessione di parte delle quote che il Campidoglio detiene in Acea. Il coordinatore del gruppo dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri ha spiegato che il motivo dell'incontro era "esprimere al prefetto l'esigenza che un organo democraticamente eletto come l'Assemblea capitolina si possa pronunciare" e quindi, nello specifico, "votare il bilancio e tutti gli atti che lo precedono".

"Vorremmo - ha aggiunto Gasparri - che non ci fossero impedimenti alle decisioni". Poi, entrando nel merito della questione, "abbiamo spiegato al prefetto quali sono i rischi legati alla mancata cessione di una parte delle azioni di Acea: si rischierebbe di vedere venir meno l'affidamento diretto del settore dell'illuminazione pubblica con conseguenti danni devastanti a livello occupazionale". In realtà il prefetto non ha poteri decisionali in merito ma "può intervenire richiamando tutti alla responsabilità sui rischi che si corrono: bisogna preparare un clima informando l'opinione pubblica e gli organi di garanzia come la Prefettura".

Dopo l'incontro, al quale hanno partecipato anche il senatore Mauro Cutrufo, il capogruppo dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto e il capogruppo del Pdl in Campidoglio, Luca Gramazio, il senatore Andrea Augello ha spiegato che "a legislazione vigente, se il Comune non cedesse una quota pari almeno al 10%, l'Acea dovrebbe partecipare ad una gara per ottenere il contratto di illuminazione pubblica: nella remota possibilità che dovesse perderla, ci sarebbero conseguenze occupazionali di primaria importanza. Questo asset (cioé l'illuminazione pubblica) è un valore certo per Acea e un elemento di stabilità occupazionale. Pretendere il ritiro della delibera tout court non solo non ha alcun senso perché il controllo pubblico è assicurato, ma produrrebbe un rischio per l'azienda e nessun vantaggio per i cittadini".

A sua volta Vincenzo Piso ha aggiunto che "l'opposizione sta andando ben oltre la normale dialettica politica, esponendo la città ad un rischio crescente molto forte". Inoltre "attorno a questa vicenda - ha concluso Piso - si stanno dicendo stupidaggini di proporzioni epocali".

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