rotate-mobile
Politica

Campidoglio, accordo raggiunto sulle commissioni speciali

Oltre alla Trasparenza, destinata a Quarzo, la Spending Review dovrebbe andare al M5S. Possibile l'istituzione anche di una quinta che si occupi di integrazione sociale

Il quadro delle commissioni speciali capitoline è quasi arrivato a un punto di definizione. In totale dovrebbero essere quattro ai quali se ne potrebbe aggiungere una quinta qualora si decida di dare seguito alla richiesta dei consiglieri del gruppo misto e istituirne una che si occupi di integrazione sociale e periferie. Oltre al nodo della Trasparenza che, dopo le polemiche iniziali del Movimento 5 Stelle, è da tempo destinato al consigliere del gruppo Misto ed ex Pdl Giovanni Quarzo, nel corso della riunione dei capigruppo di ieri si è delineato un possibile assetto per le presidenze.

Al Movimento cinque stelle, che aspirava alla Trasparenza, potrebbe andare la commissione per la Spending Review, quasi certamente al consigliere Daniele Frongia. A bocca asciutta, almeno per ora, l'ex sindaco Gianni Alemanno. Sembra infatti ormai deciso l'accorpamento della commissione Riforme Istituzionali con quella di Roma Capitale. Quest'ultima dovrebbe andare al consigliere democratico Gianni Paris. E sempre in mano alla maggioranza dovrebbe andare la commissione Trasporti e Infrastrutture. Qui spunta il nome di Maurizio Policastro, ex vice presidente della stessa commissione nella scorsa consiliatura.

Al vaglio c'è anche la possibilità di nominare una quinta commissione. È di ieri una nota resa pubblica da AgenParl dei consiglieri del gruppo misto Roberto Cantiani e Giovanni Quarzo (ex Pdl) e Mino Dinoi (ex lista civica per Marchini) in cui si chiede di istituire una commissione speciale che si occupi dell'integrazione sociale e culturale nelle periferie. Qui potrebbe riaprirsi la strada per l'ex primo cittadino. 

“Riteniamo un’opportunità persa la cancellazione dallo Statuto di Roma Capitale delle deleghe ai consiglieri capitolini. Una realtà che, insieme alla riduzione del numero dei componenti dell’assemblea a 48, genera una ulteriore difficoltà a affrontare con puntualità quei temi che rappresentano una priorità” scrivono i consiglieri. “La crisi che sta attraversando il nostro Paese e la nostra città va oltre il lato economico, perché crea forti ripercussioni negative sui cittadini e sul sociale, soprattutto nelle periferie, dove si vivono le più forti situazioni di disagio e di degrado. Auspichiamo per questo che nel nuovo assetto delle commissioni speciali, la maggioranza e Marino vogliano istituire una commissione speciale che si occupi dell’integrazione sociale e culturale nelle periferie”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Campidoglio, accordo raggiunto sulle commissioni speciali

RomaToday è in caricamento