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Regione Lazio, 600 euro al mese per giovani che non studiano e non lavorano

Il progetto partirà a settembre. Si tratta del "reddito di inclusione formativa". Il vicepresidente Smeriglio: "Inizieremo con 5mila ragazzi neet"

Reddito di inclusione formativa. Si chiama così la nuova iniziativa di sostegno alla disoccupazione della Regione Lazio e "vuole essere il reddito di cittadinanza della nostra regione, perchè forme di reddito di cittadinanza sono presenti in tutta Europa tranne in Ungheria, Grecia e Italia", dice il vicepresidente Massimiliano Smeriglio. "Un modo per inseguire i grillini", secondo il consigliere di Fratelli d'Italia Fabrizio Santori. 

A spiegare la nuova iniziativa è stato il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, intervistato in esclusiva dall'agenzia Dire. "Inizieremo con 5mila ragazzi neet (acronimo che indica chi non cerca un impiego, non frequenta una scuola nè un corso di formazione o di aggiornamento, ndr) dai 18 ai 29 anni- ha spiegato Smeriglio- a cui daremo circa 6-700 euro (derivanti da fondi sociali europei) al mese per un anno - metà in forma diretta e metà da utilizzare per il "consumo" culturale - per far sì che si mettano in gioco. Per un anno, questi ragazzi dovranno quindi 'lavorare' al loro potenziamento culturale e sociale". 

"Lavorare al potenziamento culturale e sociale"

In che modo? "Andando al cinema, al teatro, viaggiando, visitando mostre. Questa sarà la nostra sperimentazione di reddito di cittadinanza", ha spiegato Smeriglio. Una misura di sostegno ai giovani "che va ad aggiungersi a molte altre messe in campo dalla Regione, come il programma di mobilità "Torno subito" o l'azione di micro-credito, "Fondo futuro". Una pillola di speranza in un panorama occupazionale giovanile drammatico, dove a poco sono servite le politiche nazionali di questi anni come il Jobs act o Garanzia giovani", ha concluso il vicepresidente della Regione Lazio. 

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"Zingaretti insegue il Movimento Cinque Stelle" 

Critico Fabrizio Santori, consigliere di Fratelli d'Italia in regione Lazio: "Apprendere della proposta della Regione Lazio di dedicare un sussidio economico ai neet è quanto di più avvilente si possa prevedere in chiave di politiche economiche e di rilancio dell’occupazione. Il presidente Zingaretti, in chiare difficoltà di consenso, per risalire la china è costretto a inseguire il Movimento cinque stelle nelle sue amenità. Al di là del desiderio di conoscere la copertura economica per ciascun neet annunciata dal vice presidente regionale Smeriglio, riteniamo ingiusto questo provvedimento verso chi ogni giorno si impegna alla ricerca di un lavoro e sulla sua formazione professionale, investendo tempo e risorse proprie senza sussidi pubblici. I neet sono coloro che non solo non hanno un’occupazione, ma nemmeno la cercano né puntano alla loro formazione. Insomma, quelle persone colpite da una forte apatia che però rischiano di essere incentivate a restare in questa condizione, se porta loro soldi senza far niente. E, cosa non secondaria, saremmo curiosi di sapere da chi sarà composta la graduatoria d’accesso a questi contributi. Non ci stupiremmo se per la maggior parte i ‘titolati’ non saranno italiani, così i soldi della Regione finiranno ancora una volta nelle tasche di nullafacenti e stranieri".

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