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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Smottamenti nel PD romano: in 50 verso Futuro e Libertà?

Si rincorrono le voci in merito al passaggio di un gruppo del Pd romano a Fli. Riccardo Milana incontra Fini, Guido Milana smentisce l'addio e l'assessore provinciale Prestipino spiega: "Aspetto delle risposte da Bersani"

milanaDoveva scompaginare i piani del Pdl in Campidoglio, con una maggioranza data in dissesto. Il “ciclone” Futuro e Libertà però si abbatte a sorpresa e forse senza volerlo sul Pd romano. Una cinquantina di democratici infatti sarebbero pronti a passare nelle file di Fli. Si tratta di quella stessa componente che domenica scorsa ha abbandonato i lavori del congresso romano del Pd e che ieri ha visto il proprio capofila, il parlamentare Riccardo Milana, incontrare Gianfranco Fini. Difficile quindi controllare le voci, tanto che tra i nomi fatti dalle agenzie di stampa prima e dai giornali poi, nessuno, o quasi smentisce il salto di barricata.

I DEMOCRATICI “FUTURISTI”
- Ma chi fa parte di questa componente? A guidarla come detto il parlamentare Riccardo Milana. A livello di amministrazioni locali i nomi più noti sono quelli dei consiglieri comunali Francesco Smedile e Salvatore Vigna, del consigliere regionale Mario Mei, di quello provinciale Massimo Caprari, del presidente del XVII municipio Antonella De Giusti. Gli altri sono nomi minori. Tra i big ci sono anche l'europarlamentare Guido Milana e l'assessore provinciale Patrizia Prestipino. Su loro due dobbiamo riportare dichiarazioni di segno opposto, ma che raccontano di malumori piuttosto ingombranti.

GUIDO MILANA – L'omonimo del parlamentare, dal 2009 a Bruxelles, ha smentito categoricamente l'addio al Pd: “Sono voci che, nella maniera più assoluta, non corrispondono al vero e rischiano di essere strumentalizzate, creando confusione e spostando l'attenzione sul gossip piuttosto che su considerazioni di carattere politico". Aggiunge Milana: "Ho condiviso con Riccardo Milana e molti delegati la posizione critica sul congresso di Roma. Nello stesso tempo, però, ho partecipato attivamente al congresso provinciale, dove è emerso un dibattito unitario, franco, sereno ed inclusivo. Ritengo che il malessere manifestatosi a Roma non possa essere generalizzato, né sottovalutato. Al contrario va affrontato e risolto nella sua dimensione politica". "Personalmente - ribadisce con forza Guido Milana - sono lontano da visioni terzo-poliste come risposta alla situazione politica del paese. E' per questo che, insieme alle decine di sindaci e amministratori locali, che in questi anni hanno condiviso con me l'esperienza politica del PD, restiamo fortemente ancorati all'appartenenza al partito stesso. Mi auguro, altresì, che nelle prossime ore il gruppo dirigente nazionale sappia affrontare la questione di Roma nella sua particolare dimensione".

PATRIZIA PRESTIPINO – Meno perentoria invece è la smentita di Patrizia Prestipino, assessore allo sport in Provincia di Roma che in caso di addio al Partito Democratico, aprirebbe lo scenario di una situazione quantomeno anomala: un assessore eletto con il centrosinistra con la casacca di Fli. L'ex presidente del XII municipio però ha giurato fedeltà a Zingaretti, anche se....: “Faccio parte della squadra di Zingaretti ma, come dirigente di partito, mi aspetto delle risposte dal segretario Bersani. Siamo stati una componente importante per la vittoria di Bersani eppure adesso veniamo maltrattati. Quello che vogliamo è un ruolo di rappresentanza nel partito che abbiamo contribuito a fondare, un ruolo che ci deve essere riconosciuto per quello che noi valiamo. Ripeto, sono una donna di squadra, come sto dimostrando con il mio lavoro in Provincia, ma da dirigente mi aspetto delle risposte che mi auguro arrivino presto e chiare''.

POSSIBILI RIPERCUSSIONI
– Questi smottamenti potrebbero provocare cambiamenti non da poco. Dando per effettivo il passaggio dei 50 Pd a Fli gli scenari che si disegnano sono i seguenti. In parlamento ci sarebbe il primo caso di un democratico che passa con Fini (Riccardo Milana). In Campidoglio si andrebbe a costituire il gruppo di Futuro e Libertà con la situazione anomala per la quale Croppi, neo futurista anche lui, è in giunta fedele ad Alemanno, mentre i due neo Fli sarebbero opposizione. Nello stesso tempo però il nuovo gruppo potrebbe attirare nuovi ingressi dal Pdl, facendo rompere gli indugi ad una componente, quella di Laboratorio Roma, che più volte ha mostrato mal di pancia. In Provincia, nonostante la promessa fedeltà, per l'assessore Prestipino sarebbe davvero difficile restare in carica con la nuova casacca. Per quanto riguarda la regione, andrebbe a rimpolparsi la componente finiana. Il cambio di casacca del presidente del XVII municipio infine potrebbe portare anche a nuove elezioni municipali.

Insomma: per ora è “solo” un minacciato smottamento. Ben presto però potrebbe trasformarsi in terremoto.

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