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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Eur / Via Ciro Il Grande

Nuvola di Fuksas: dal governo prestito da 100 milioni, ma non bastano

All'appello mancano ora altri 70 milioni di euro. I soldi stanziati dovranno essere restituiti in 30 anni. L'opera sarà completata entro il 2015, in tempo per l'Expo

Regalo di Natale per l'Ente Eur. La legge di stabilità, che a breve sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, mette a disposizione cento milioni di euro per il completamento della Nuvola di Fuksas. Lo fa nelle sue pieghe, in un comma che mette a disposizione un finanziamento sotto forma di prestito trentennale. Soldi che però non coprono del tutto la cifra richiesta per portare a casa la faraonica opera nel cuore dell'Eur. Servono infatti altri 70 milioni che saranno reperiti dall'ente presieduto da Borghini attraverso altre strade.

IL PROGETTO INIZIALE - Correva l'anno 2008. L'idea era semplice, il modo per realizzarla complicata. Eur spa è una società privata ma a capitale pubblico, detenuta al 90% dal Ministero delle Finanze e al 10% da Comune di Roma. Eur spa ha un patrimonio edilizio di 570mila mq per un valore stimato di 700 milioni di euro. L'obiettivo del progetto era, è, di fare dell'Eur un polo congressuale di livello europeo. E così all'epoca del modello Roma di Veltroni si decide di costuire, proprio accanto al centro congressi, la Nuvola di Fuksas, mega progetto datato 2000 da edificare con soldi pubblici al fine di attirare nella Capitale migliaia di persone ogni anno. Per trovare i fondi si segue una strada rischiosa: costruire un hotel a ridosso della Nuvola. Contestualmente si decide di svuotare dagli uffici del ministero le Torri delle Finanze, edificio di alto valore architettonico ma di bassa rendita economica. Al loro posto Renzo Piano progetta un complesso residenziale di extra lusso vista laghetto e acquario dell'Eur.  

IL FALLIMENTO - Partono i cantieri della Nuvola. Parte la costruzione dell'hotel "Lama". Parte la demolizione delle Torri delle Finanze. Ma nessun progetto decolla e oggi la situazione, cinque anni dopo lo "start" alla valorizzazione del quadrante, è l'emblema del fallimento. La Nuvola di Fuksas che doveva essere completata all'inizio del 2013, quando siamo a fine 2014 è solo al 76% dell'opera. Per la sua costruzione sono stati stanziati 256,2 milioni di euro (al netto dell'Iva). Ne sono stati spesi il 76% e oggi se ne chiedono, al Ministero delle Finanze, altri 170. Altrimenti l'opera non si finirà. La Lama, hotel di lusso vista Nuvola, è terminato ma non si riesce a vendere. Così si pensa bene di bandire una gara per l'affitto dell'hotel. Obiettivo, rimediare tra i 5 e i 7 milioni di euro l'anno. Le Torri sono state smontate dei rivestimenti esteri e svuotate all'interno. Oggi è rimasto in piedi solo lo scheletro ma la società mista pubblico (sempre il ministero delle Finanze tramite Fintecna) e privata (nel progetto iniziale c'era di tutto, da Ligresti a Marchini, dai Toti ai figli di La Russa e Pisanu) si è tirata indietro, non ha ritirato le concessioni edilizie dal Comune di Roma e ha lasciato alla città un "pezzo di Beirut" che copra la vista della fantasmagorica Nuvola. E così si è pensato bene di far tornare tutta la proprietà delle Torri in mano pubblica, a Fintecna, ergo al ministero delle Finanze, con la speranza che quelli che una volta erano uffici dopo cinque anni di lavori e milioni di euro spesi ... tornino ad essere uffici.

Con i soldi messi a disposizione da Letta e dal suo governo l'ente Eur conta di completare il nuovo centro congressi entro il 2015. Una data strategica: giusto in tempo per l'Expo milanese.

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