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Corviale: un progetto per demolire e ricostruire il serpentone

L'architetto Cristiano Rusponi della fondazione C.e.s.a.r.ha presentato un progetto per la ricostruzione di Corviale: un quartiere di isolati formati da sette-otto palazzine

Corviale, il Serpentone mostruoso che echeggia nella mente di tutti i romani e che sovrasta con il suo chilometro la Portuense, Casetta Mattei e Colle del Sole potrebbe non esistere più, almeno così come lo abbiamo da sempre conosciuto. Il progetto di urbanistica avveneristica che portò i primi abitanti nelle case cubiche nel 1982 e i primi occupanti pochi mesi dopo, da sempre criticato e ora anche sede della giunta comunale del Municipio XV, non ha mai smesso di far parlare di sé.

Quindi, oggi la presentazione del progetto dell'architetto e presidente della fondazione C.e.s.a.r., Cristiano Rusponi, al convegno 'Ritorno alla citta' - Back to city lifé al Museo dell'Ara Pacis che, in sostanza, vuole: “Demolire e ricostruire Corviale partendo da un primo lotto realizzabile a costo zero.”

Spiega Rusponi: “Il nostro progetto prevede di realizzare un quartiere di isolati - spiega Rusponi - dove ogni isolato conta non più di sette-otto palazzine, attività commerciali a piano terra e residenze ai piani superiori. Il primo lotto potrebbe essere realizzato a costo zero: si costruirebbero sulle aree libere e non vincolate, delle nuove residenze in cui alloggiare gli abitanti di un primo lotto di Corviale, poi si abbatterebbero le vecchie case del lotto per realizzare le nuove da immettere sul mercato. Così si crea un mix sociale e le operazioni di vendita, insieme ai 27 milioni a disposizione dell'Ater, coprirebbero completamente i costi".

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