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Riserva del Litorale Romano, nominato il nuovo presidente: è l'ex numero uno d' Italia Nostra

A capo dell'enorme riserva statale il ministro Costa ha nominato Oreste Rutigliano. All'ex presidente di Italia Nostra il compito di preservare equilibri ambientali anche nella Valle Galeria ed a Fiumicino

Con i suoi 16mila ettari, la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, è tra le più grandi d'Italia.  Nel suo territorio, per estensione paragonabile alla somma di tutte le aree regionali protette da Roma Natura, trovano dimora vestigie archeologiche e innumerevoli siti di notevole pregio naturalistico.  Ed ora, questo immenso patrimonio, è presieduto dall'ex numero uno di Italia Nostra: Oreste Rutigliano.

L'obiettivo: approvare il Piano di Gestione

La nomina, voluta dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa, è stata accolta con soddisfazione dall'associazione che fu anche di Antonio Cederna. Anche perché, spiega in una nota Italia Nostra, Rutigliano “potrà contribuire alla definizione dell’iter per l’approvazione definitiva del Piano di Gestione, una competenza che, nel caso specifico, della Commissione di Riserva, organismo ora perfezionato con la nomina di un presidente”.

L'approvazione di un Piano di Gestione è strategico anche dal punto di vista del contenimento delle spinte all'urbanizzazione o all'industrializzazione di vaste aree del territorio. La Riserva infatti, che si spinge anche nel comune di Fiumicino, è al centro di differenti interessi. 

Ponte Malnome e la zona cuscinetto

Tra le questioni ancora aperte della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano - ricorda Italia Nostra -  ricade l’individuazione di una cosiddetta “buffer zone”, una zona cuscinetto che possa permettere di evitare che a ridosso dell’area protetta insediamenti non coerenti con la tutela della Riserva". E' il caso, ad esempio,  della discarica di inerti di cui si sta discutendo in Regione. Dovrebbe sorgere a Ponte Malnome, a poche centinaia di metri da un Sito di Interesse Comunitario, la Macchiagrande di Galeria.

Le sfide da affrontare

"Solo il Piano di Gestione atteso ormai da 23 anni potrà regolare in modo coerente l’esigenza di tutela degli equilibri ambientali con altre esigenze quali il discusso progetto di ampliamento dell’Ospedale Bambino Gesù di Palidoro e quello di ampliamento dell’aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci" avverte Italia Nostra. Per preservare al meglio i  16mila ettari che includono, a titolo esemplificativo, l'Oasi Lipu di Castel di Guido, la Pineta di Castel Fusano e la Macchiagrande di Fregene, il lavoro non mancherà al nuovo presidente della Riserva. 

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