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Venerdì, 19 Aprile 2024
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È guerra alle auto: nell'anello ferroviario si entrerà con i bonus o pagando

I varchi saranno installati entro il 30 giugno. E' questa la misura più drastica contenuta nel Piano del traffico presentato da Improta. L'obiettivo è abbattere il monte ore trascorso in auto dai romani

Guido Improta ci mette la faccia. E' il Provvedimento, quello con la P maiuscola del suo mandato, quello con cui punta a cambiare la mobilità dei romani. Duecento pagine per raccontare un nuovo modo di muoversi e che deve portare i cittadini della città eterna ad abbattere quel mostro da 135 milioni di ore trascorse in auto. E' il Piano del traffico, approdato oggi, 2 aprile, in aula, a 15 mesi dalla sua presentazione ufficiale. Un piano dettagliato che però farà discutere soprattutto per un punto: l'introduzione dei bonus mobilità. Auto condivise, bike sharing, isole pedonali, strisce blu vengono dopo. La vera novità è che si punta a contingentare gli accessi in centro, da tempo ormai delimitato a Roma dal cosiddetto anello ferroviario. E stavolta si fa sul serio.

Ha spiegato l'assessore Improta: "La città di Roma ha ottenuto un finanziamento europeo, presentato insieme alla Regione Lazio, che permetterà all'amministrazione di introdurre entro il 30 giugno 2016 alcuni meccanismi di controllo elettronico della mobilità "in uscita e in entrata dall'anello ferroviario". Come a Milano si potrà godere di un "Bonus mobilità", cioè di un numero di ingressi esaurito il quale si pagherà l'entrata in città sulla base dell'impatto del proprio veicolo sulla qualità dell'aria. Traducendo: più il veicolo è grande e inquinante più costerà entrare in centro. Il Bonus sarà collegato ad una App con cui ciascun automobilista potrà monitorare ingressi e pagamenti. Ovviamente i residenti saranno dotati di un numero di bonus maggiori rispetto a chi non abita in centro.

Pagine e pagine, frutto di un percorso di partecipazione con sindacati, associazioni e Municipi, che si fondano su una priorità: potenziare il trasporto pubblico per decongestionare la Capitale dal traffico privato. Il punto di partenza del Pgtu sarà una classificazione funzionale delle strade e delle zone della città, che estenderà la propria definizione anche al di fuori del Gra, individuando una viabilità principale e una viabilità locale, con il tpl a fare da collante.

Per fare questo, la Capitale è stata suddivisa in sei ambiti, o zone urbane: Area centrale Mura Aureliane, Anello ferroviario, Circonvallazione esterna, Gra, Extra Gra e perimetrazione centri urbani, Ostia-Acilia.

Le simulazioni dell'insieme degli interventi previsti dal Piano, insieme all'apertura delle metropolitane C a San Giovanni, mostrano che è possibile già nei prossimi anni incrementare sostanzialmente l'uso del trasporto pubblico, per il quale si stima un aumento di 6 punti percentuali della quota modale, dal 28.9% al 34.8% con oltre 34.000 spostamenti in piu' nell'ora di punta della mattina rispetto la situazione attuale. Inoltre si punta ridurre l'uso dell'auto di quasi 7 punti percentuali, dal 50% della situazione attuale al 43,3% dello scenario previsto con una riduzione di oltre 38.000 spostamenti in autovettura nell'ora di punta della mattina. E ancora ridurre l'uso dei motoveicoli di 0,5 punti percentuali, ovvero -3.000 spostamenti rispetto alla situazione attuale per l'ora di punta della mattina. Ad  aumentare di 1,3 punti percentuali, ovvero +7.500 spostamenti rispetto a oggi, dovrà essere la mobilità ciclo-pedonale.

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