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Martedì, 23 Aprile 2024
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Il Bike Sharing passa dalla pubblicità: pronti 80 stalli per arrivare a 250

Il servizio sarà finanziato con il ricavato di 8.000 impianti pubblicitari: si attende dunque l'approvazione definitiva del PRIP. A metà del 2017 nuovi stalli e biciclette

Nella Capitale si lavora per incrementare ciclabilità e mobilità alternativa fornendo ai cittadini un più ampio bike sharing. Il riavvio del servizio è previsto nei prossimi mesi con 80 stalli che potrebbero salire a 250: una ripartenza legata però a doppio filo al processo di approvazione del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari il cui iter si è arrestato con la caduta dell'amministrazione Marino. 

Il nuovo Bike Sharing sarà infatti finanziato con il ricavato di 8.000 impianti pubblicitari da dare in concessione su un totale di 137.000 contenuti nel PRIP: un iter - hanno spiegato i tecnici nel corso della riunione congiunta tra Commissione Mobilità e Commercio di Roma Capitale - che dovrebbe durare circa 60 giorni a partire dal momento in cui la Giunta riaprirà il dossier inviando le controdeduzioni alle osservazioni dei cittadini.

Da li si passerà poi ai Municipi che dovranno esprimere il proprio parere e inviarlo nuovamente al Campidoglio per un'ulteriore controdeduzione. Una volta ottenuto il definitivo Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari potranno dunque partire le gare per assegnare i circuiti e quindi sarà anche individuato il soggetto vincitore del bando sul bike sharing. 

Secondo le tempistiche ipotizzate il tutto potrebbe concludersi verso la metà del 2017 con l'arrivo delle nuove biciclette e salvo eventuali ricorsi.

Al momento sono 80 gli stalli, già approvati dagli uffici e dalla Sovrintendenza, contenuti nel nuovo piano di bike sharing: l'obiettivo è quello di arrivare a 250 con l'approvazione del piano regolatore ciclabile che ne ha individuati altri 180 in fase di avanzata progettazione. 

Per mettere a riparo le biciclette dai furti previsti inoltre nuovi e più efficaci sistemi di blocco, per incrementare l'utilizzo delle due ruote a condivisione ipotizzato poi l'uso delle carte di credito e l'integrazione del bikesharing all'interno della Metrebus card per favorire anche e soprattutto l'interscambio tra bici e mezzi pubblici. 
 

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