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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Green jobs, occasione per il rilancio del Paese

La green economy sembra garantire livelli occupazionali crescenti nel prossimo futuro. Sindacati e associazioni di settore a convegno il 18 aprile al "Villaggio per la Terra" a Roma

I “lavori verdi”, ovvero le professionalità legate alla green economy, sono sempre più richiesti. Ad animare l’economia sostenibile non si ci sono soltanto le imprese del settore delle energie alternative, come eolico, solare o termico, che pure hanno, e avranno sempre più, bisogno di tecnici, manager, promotori, specializzati e costantemente aggiornati. Quest’economia in crescita comprende anche le aziende delle filiere agro-alimentari, che mirano alle certificazioni di sostenibilità; quelle edili che costruiscono con nuovi criteri ambientali o convertono edifici vetusti alle nuove tecnologie del risparmio energetico; quelle che si occupano di recuperare e bonificare i territori danneggiati o minacciati dal dissesto idrogeologico; e molte altre imprese specializzate, senza contare l’indotto che fa da contorno alle aziende verdi.

Al nostro Paese, in un periodo ancora caratterizzato da stagnazione economica e diminuzione generalizzata dei posti di lavoro, la green economy promette livelli occupazionali sempre crescenti nei prossimi cinque anni. Addirittura si stima che, per quanto riguarda i green jobs, la domanda di personale qualificato supererà presto l’offerta: tecnologi alimentari, agronomi, pianificatori territoriali e paesaggisti, certificatori di qualità, bio-architetti, agenti di viaggi specializzati nel turismo sostenibile… sono tutte figure professionali che diventeranno sempre più necessarie, da reperire attraverso la formazione dei giovani e l’aggiornamento di lavoratori attualmente “eccedenti” per altri settori produttivi.

Al momento l’economia verde coinvolge il 20% delle aziende italiane, ma il contributo all’occupazione è maggiore: il 40% delle assunzioni nel nostro Paese è riconducibile al settore della sostenibilità; una percentuale che sale al 60% se si estrapolano i dati delle assunzioni nei settori della ricerca e sviluppo.

Un punto sui lavori verdi verrà fatto sabato 18 aprile a Roma, al Villaggio per la Terra che Earth Day Italia ha organizzato nel galoppatoio di Villa Borghese, in occasione della Giornata Mondiale della Terra. Tra gli appuntamenti culturali e ludici che animeranno la festa, è previsto anche un calendario di interventi autorevoli sui temi della sostenibilità: alle 15 avrà inizio un workshop denominato, appunto, “Lavori verdi per crescere insieme. Come creare nuove professionalità e nuove imprese amiche dell'ambiente”. Il relatore iniziale sarà Paolo Carcassi, Segretario Confederale della UIL che recentemente ha chiarito la posizione del suo sindacato sulla questione, dichiarando: “Il comparto del green è un’opportunità di sviluppo fenomenale per questo paese”.

La UIL, tra l’altro, ha stabilito un protocollo di collaborazione con l’Associazione Nazionale Energia del Vento che riunisce decine di aziende del settore eolico. Anche il presidente di ANEV, Simone Togni, interverrà al convegno del 18 aprile a Villa Borghese, difendendo gli interessi di un comparto che occupa oggi 33.000 persone ma, secondo le previsioni, avrà bisogno entro cinque anni di almeno 67.000 lavoratori. In Italia l’eolico copre da solo il 5% dei consumi elettrici, fornendo energia a 5,5 milioni di famiglie e facendo risparmiare al Paese l’importazione di 19 milioni di barili di petrolio; ma gli addetti ai lavori lamentano la diminuzione degli incentivi statali, l’arresto della crescita nella produzione di energia e, in generale, una scarsa attenzione da parte delle istituzioni nazionali.

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