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Riciclo della plastica, il report di Corepla: Lazio solo 14° in Italia, ma il trend è positivo

A livello nazionale nel 2017 è stato avviato a riciclo il 43,4% degli imballaggi raccolti e dal 2005 c'è stato un beneficio economico di oltre 2 miliardi di euro

Corepla è il Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo ed il recupero degli imballaggi in plastica. Vi aderiscono oltre 2600 aziende tra produttori, trasformatori, importatori e riciclatori/recuperatori. In occasione dei venti anni di attività ha redatto, in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, il Green Economy Report "Il futuro del riciclo della plastica nella circular economy - Verso il riciclo intelligente degli imballaggi in plastica". Lo studio è stato presentato questa mattina presso l'Ala Brasini del Complesso del Vittoriano, alla presenza di numerosi relatori. Erano presenti Antonello Ciotti, presidente Corepla; Dario Galli, viceministro dello Sviluppo Economico; Salvatore Micillo, Sottosegretario all'Ambiente; Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile; Stefano Ciafani, presidente Legambiente; Andrea Barbabella, responsabile Ricerche e Progetti della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile; Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po;  Angelo Bonsignori, presidente dell’IPPR (Istituto per la promozione delle plastiche da riciclo), Filippo Brandolini, vice presidente di Utilitalia; Luca Iazzolino, presidente di Unionplast; Rosanna Laraia, responsabile del Centro Nazionale per il ciclo dei rifiuti Ispra; Walter Regis, presidente di Assorimap; Gianpaolo Vallardi, presidente della Commissione Agricoltura del Senato della Repubblica;  Stefano Vignaroli, Commissione Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici della Camera dei Deputati.

Roma ed il Lazio devono fare di più

L’industria nazionale del riciclo della plastica continua a crescere in Italia, avviando a riciclo nel 2017 il 43,4% degli imballaggi raccolti e posizionandosi tra le prime grandi economie in Europa per tasso di riciclo, dopo Germania e Spagna. Tra il 2005 e il 2017, inoltre, gli imballaggi avviati al recupero sono cresciuti in modo esponenziale con un +64%

Nonostante il trend positivo, però, non tutte le regioni risultano essere virtuose. Nella speciale classifica stilata da Corepla in base alle quantita di rifiuti raccolti da superficie urbana per regione e per abitante, il Lazio si attesta solo al quattordicesimo posto (su venti). In generale, se resiste un certo divario nord-sud, con la Sicilia che ottiene la maglia nera, è altrettanto vero che questo non è così netto come si potrebbe pensare, dato che la Campania, ad esempio, è al sesto posto dopo Valle D'Aosta, Sardegna, Veneto, Emilia-Romagna e Marche. Inoltre negli ultimi anni gli incrementi più significativi sono stati riscontrati nelle regioni meridionali che hanno addirittura quantuplicato i quantitativi.

Report Corepla

Ciotti (Corepla): "La nuova economia circolare è determinante"

Antonello Ciotti, presidente Corepla, ha avviato il dibattito: "La nuova economia circolare è fattore propulsivo e determinante di competitività sui mercati nazionali ed esteri. Stimolare la ricerca per innovare e arricchire le proposte nel campo del riciclo rivolte al mondo industriale è l’obiettivo di Corepla. Sono orgoglioso di un sistema che ha scelto, tra i primi in Europa, di estendere la raccolta e il riciclo a tutti (e aggiungo sempre e ovunque) gli imballaggi in plastica e non solo a quelli di maggior valore, perché ci ha permesso di sperimentare e progredire creando una filiera divenuta oggi un’eccellenza a livello europeo creando così lavoro ed innovazione. Gli scenari futuri andranno sviluppati con tutti gli attori della filiera e con il supporto e la guida del legislatore".

Galli: "Italia tra i Paesi migliori, pur senza materie prime"

Il vceministro dello Sviluppo Economico Dario Galli si è dimostrato dello stesso parere: “Il settore del riciclo rappresenta un tema di fondamentale importanza per lo sviluppo e la crescita economica del nostro Paese. L’Italia, bisogna sempre ricordarlo, rappresenta uno dei paesi industriali più avanzati al mondo pur non essendo ricca di materie prime. Ma il nostro saper fare, anzi il nostro saper trasformare, ci ha consentito di entrare nel corso del tempo tra le principali potenze economiche mondiali. Quindi essere presente oggi a questo evento rappresenta per me un motivo di grande interesse anche personale avendo lavorato nel consorzio Re-Plastic Corepla oltre 25 anni fa ed è un piacere discutere di uno dei sistemi di eccellenza nel campo del riciclo non solo a livello nazionale ma anche e soprattutto in ambito internazionale. In tal senso reputo fondamentale sostenere lo sviluppo e la crescita di questo settore poiché non rappresenta soltanto un motore di crescita economica ed occupazionale ma un vero e proprio “new deal” di crescita culturale del Paese verso un domani certamente più sostenibile.”

Micillo: "Incentiviamo la qualità della raccolta"

Il sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo incita a migliorare ancora: “I dati ci dicono che nel riciclo degli imballaggi l’Italia è un’eccellenza europea, e questo anche grazie all’azione dei Consorzi, ma nel riciclo della plastica abbiamo il dovere di fare di più. Dai primi provvedimenti di questo Governo, in linea con la nuova direttiva europea sui rifiuti, è chiara la nostra intenzione introdurre misure verso la realizzazione di un modello di economia circolare, promuovendo un uso razionale dei prodotti in plastica e incentivando il riciclo e la raccolta differenziata di qualità.”

Ronchi: "Dalla discarica al recupero e ora la circular economy"

Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile ha: “Negli ultimi due decenni, anche grazie all’azione dei Consorzi,in Italia si è passati da un sistema di gestione dei rifiuti basato principalmente sulla discarica, a uno fortemente orientato al recupero e riciclo. Questa trasformazione ha interessato anche il comparto degli imballaggi in plastica: nel 2017 in Italia è stato avviato a recupero di materia ed energia l’82% dell’immesso al consumo, in particolare è stato riciclato oltre il 43% degli imballaggi immessi al consumo, un dato in crescita e superiore alla media europea. Il prossimo passo decisivo sarà quello di un buon recepimento del pacchetto di Direttive europee sulla circular economy”.

Dati, conclusioni e curiosità

Come suddetto, tra il 2005 e il 2017 gli imballaggi in plastica avviati a recupero in Italia sono cresciuti del 64% e Corepla è stato responsabile dell’82% dell’aumento registrato. Il sistema Corepla ha superato nel 2017 il milione di tonnellate di imballaggi in plastica raccolti. Un’eccellenza tutta italiana è rappresentata inoltre dai 15 flussi di materiali selezionati da Corepla che hanno permesso di ottimizzarne il riciclo e di ottenere vantaggi ambientali consistenti. Sempre tra il 2005 e il 2017, grazie all’azione del Consorzio, si è evitato l’utilizzo di oltre 3 milioni di tonnellate di materia prima vergine (oltre 300 Torre Eiffel); il consumo di 71 mila GWh di energia primaria (il 15% di quella consumata in Italia nel 2016) e l’emissione in atmosfera di 6 milioni di tonnellate di CO2 (oltre 6 mila voli di andata e ritorno Roma-Tokyo). Inoltre si sono ottenuti più di 2 miliardi di euro di vantaggi economici così suddivisi: 1,5 miliardi come valore della materia prima non consumata, a cui si aggiungono 450 milioni derivanti dall’energia prodotta grazie al recupero dei rifiuti di imballaggio in plastica e 93 milioni stimati per le emissioni evitate di CO2.

All’interno di questo quadro complessivamente positivo, nel Report si evidenziano alcuni elementi di attenzione per migliorare le performance di riciclo. Nel corso degli ultimi anni, nonostante la crescita dei quantitativi raccolti e avviati a recupero di materia, la percentuale di riciclo è leggermente diminuita: ciò sembrerebbe riconducibile alla effettiva riciclabilità degli imballaggi in plastica e alla stessa raccolta, testimoniato anche dalla crescita registrata negli ultimi anni della “frazione estranea” (plastica non da imballaggi e materiali non plastici) passata da 42 a 95mila tonnellate tra il 2014 e il 2017, come anche alla capacità del sistema delle imprese di riciclo di assorbire quantitativi sempre crescenti di imballaggi selezionati e potenzialmente avviabili a riciclo.

I numeri di Corepla

È sempre più capillare il servizio di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica: sono 7.300 i Comuni serviti pari al 97% della popolazione, sono 33 i Centri di Selezione e Stoccaggio per la raccolta da superficie pubblica, oltre 100 le piattaforme per il supporto sussidiario alla raccolta da superficie privata e il Consorzio si avvale di 73 impianti di riciclo (di cui 22 in Unione Europea) e 35 impianti di recupero energetico tra cementifici e termovalorizzatori (di cui 6 in Unione Europea). Corepla nel 2017 ha erogato corrispettivi per un totale di 310 milioni di euro a Comuni e soggetti da essi delegati per la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, contribuendo alla crescita del servizio.

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