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Coronavirus: Roma Tre lancia 'Easy Covid-19', la rete solidale degli stampatori 3d

Verranno riadattate le maschere da snorkeling comunemente in commercio secondo un brevetto innovativo. In 24 ore hanno aderito 60 tra docenti e studenti

Al tempo del coronavirus manca di tutto, tranne che la solidarietà. E’ il caso della rete solidale degli stampatori 3d che, in poche ore, hanno risposto alla chiamata promossa dall’Università Roma Tre per far fronte da casa, in ufficio o all’università alla possibile penuria di maschere C-PAP ospedaliere per terapia sub-intensiva attesa nei prossimi giorni.

Isinnova, società bresciana di prodotti innovativi, ha realizzato una maschera di emergenza utile nel caso di una conclamata situazione di difficoltà, riadattando una comune maschera da snorkeling già in commercio nella grande distribuzione: per l’occasione sono state disegnate le valvole Charlotte e Dave Valve, nuovi componenti per il raccordo al respiratore.

Accogliendo l’appello di Isinnova a realizzare con stampa 3d le valvole per maschere di respirazione di emergenza, il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre ha aperto la call “Easy Covid-19”. E’ una chiamata a raccolta per docenti, studenti e makers per la creazione di una rete di solidarietà in un momento di emergenza nazionale. 

“Da questa drammatica vicenda stiamo imparando che bisogna essere pronti. Per questo, valorizzando la rete dei tanti maker e a fronte di una straordinaria solidarietà espressa dai nostri studenti e dai nostri docenti, abbiamo pensato, stimolati da Dario un nostro brillante dottorando, di mettere al servizio della comunità competenze e risorse per fornire un nostro contributo tecnologico che speriamo, per quanto essenziale, non debba risultare richiesto – dichiara il prof. Andrea Benedetto, Direttore del Dipartimento di Ingegneria di Roma Tre – Avere a disposizione un centinaio di stampatori e non utilizzarli, significherebbe che la malattia è in forte remissione. Noi comunque vogliamo esserci ed essere pronti.”

Per aderire all’iniziativa basta essere in possesso di una stampante 3d. Il progetto, brevettato dall’azienda per evitare speculazioni sul prezzo del componente, è condiviso “open source” dalla stessa in modo che tutti gli ospedali in stato di necessità possano usufruirne. In 24 ore hanno aderito alla call del Dipartimento in 60 tra docenti e studenti, numero destinato a salire fino alla scadenza della chiamata prevista per le ore 19 di oggi. Il Dipartimento di Ingegneria si fa non solo coordinatore di questa rete di stampatori, ma garantirà il rimborso della spesa per il filamento delle stampanti. Considerato il tempo contenuto necessario per la stampa di una singola valvola, Roma Tre ha stimato che la rete solidale, qualora fosse necessario, potrebbe arrivare a stampare oltre 100 valvole al giorno. 

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