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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Scuola

Chiusura delle scuole, cosa fare in casa con i bambini

Come impiegare il tempo dei più piccoli in questi giorni di emergenza Coronavirus. Sonno regolare, lavoretti e merende fatte in casa

L'emergenza Coronavirus, le disposizioni governative che vietano gli spostamenti se non per motivi di lavoro, salute e per casi di necessità, hanno imposto alle famiglie italiane di riorganizzare le giornate e il tempo con i bambini. Meglio non uscire, non andare al parco, ma cosa si può fare in casa? Alcuni consigli arrivano dagli esperti, mentre altre idee creative sono facilmente reperibili sui blog delle mamme e sui social network.

Canzoncine e tutorial via whatsapp alle mamme: l'iniziativa di un nido romano ai tempi del Coronavirus

Organizzare la giornata: sonno regolare e alimentazione corretta

E' fondamentale in questi giorni senza scuola, mantenere una regolarità negli orari, nelle regole, nell'organizzazione giornaliera dei più piccoli, così come nell'alimentazione, come suggerisce all'agenzia Dire, Elena Bozzola, segretario nazionale della Societaà italiana di pediatria (Sip).

"Come genitore cerco di aiutarli dando loro delle buone regole di vita e alimentari. Non dimentichiamo di rafforzare le loro difese immunitarie dando frutta e verdura più volte al giorno. Adesso si possono fare spuntini sani, con frutta e yogurt ad esempio, avendo piuù tempo per restare a casa. No, quindi, ai prodotti confezionati come le merendine, che abbiamo dato ai nostri figli per necessità quando andavano a scuola. Sì alla preparazione con i bambini dei cibi fatti in casa".

L'esperta sottolinea come sia importante anche mantenere una regolarità del sonno, mandando i bambini a dormire sempre alla stessa ora.

Se ragazzi di scuole medie e superiori possono continuare a studiare, a leggere, ad informarsi anche con modalità di scuola a distanza che diversi istituti e docenti stanno adottando, gestire i bambini più piccoli, soprattutto quelli di nido e materna può non essere semplice, soprattutto per quei papà e quelle mamme che stanno continuando a lavorare da casa.

"Come me tanti papà e mamme continuano a lavorare e, nonostante le difficoltà, possiamo cercare di trarre beneficio da questo momento per scoprire qualcosa di nuovo sui nostri figli. Ho scoperto, ad esempio, come mio figlio ha imparato l'aritmetica o a scrivere nuove parole", continua Bozzola. L'invito del segretario nazionale della Sip è quello di improvvisarsi tutti un po' insegnanti, spronando i bambini a fare i compiti, quando ci sono, o proponendo loro lavoretti, colorare, usare pastelli e acquarelli.

Lavoretti da fare con i bambini in casa

La permanenza a casa può essere l'occasione per leggere libri insieme, per creare nelle stanze più grandi della casa dei percorsi con attrezzi o con lo schotch carta, un modo divertente e semplice per far muovere i bambini e non far svolgere loro una vita troppo sedentaria. Sì anche ad inventare favole, a realizzare delle scenette teatrali, a sfruttare adesivi e giornali presenti in casa per realizzare collage, album, lavori fantasiosi e colorati.

Le famiglie hanno lanciato in questi giorni, tramite sociale e Whatsapp, anche l'iniziativa di disegnare grandi arcobaleni su fogli o lenzuola aggiungendo la scritta "Andrà tutto bene": una bella idea per coinvolgere i piccoli di casa, donando loro speranza e colore in un momento buio che potrebbe scaturire ansia e paura.

"Andrà tutto bene", gli arcobaleni delle famiglie appesi a finestre e balconi

Videogiochi e device, si o no?

Elena Bozzola consiglia, inoltre, di far utilizzare a bambini e ragazzi le app utili per i compiti assegnati dagli insegnanti, ma di non dare direttamente nelle mani dei figli i device tecnologici, meglio rispolverare giochi non tecnologici, che richiedono concentrazione, inventiva, creatività, ingegno, come il Lego, il Didò.

Aggiungiamo, che anche i giochi di carte sono un buon metodo per trascorrere qualche ora stimolando il ragionamento.

Tra l'uso dei videogiochi e la tv meglio la tv, la dottoressa Bozzola dice: "Prediligire schermi più grandi e canali dedicati ai bambini, dove difficilmente potranno finire su siti non adatti e pericolosi", ribadisce la pediatra. No secco, invece, ai videogiochi che creano stress ulteriore in questo momento in cui ansie e paure non mancano. Meglio vedere un cartone, un film, anche in lingua".

E per non abbassare la guardia e invitare le famiglie a restare a casa, Bozzola ritorna sul dato epidemiologico: "Sono stati segnalati in Italia 43 casi di bambini sotto i 9 anni affetti dal Covid-19. Un dato che resta sottostimato perchè nei più piccoli il virus è quasi asintomatico. E' recente, inoltre, uno studio cinese sul Coronavirus nei neonati. È vero che non sembra verificarsi alcun passaggio in gravidanza dalla madre al bambino, ma sono riportati casi di neonati (nascituri al di sotto dei 28 giorni di vita) che hanno contratto il Covid-19 con una sintomatologia lieve e sono stati individuati solo perche' appartengono a famiglie con persone affette da Coronavirus. Nei piu' piccoli le forme sono lievi, ma ricordiamo che possono essere degli untori. Nella maggior parte dei casi la trasmissione viene da un soggetto sintomatico - conclude il segretario nazionale Sip - ci sono tuttavia dei casi in cui il contagio si è verificato tramite una persona che non è sintomatica".

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