Un tè in galleria, il Tempo nell'arte e nella fisica
Cosa succede mettendo a confronto un Fisico e uno Storico dell'Arte? La rappresentazione del Tempo e il concetto stesso di Tempo affascinano l'umanità: un concetto sfuggente eppure sempre presente, in ogni istante della nostra esistenza. Un fenomeno con il quale facciamo i conti, misurandolo con gli eventi naturali (il susseguirsi del giorno alla notte, delle stagioni e degli anni) e con la lunghezza della nostra esistenza.
Fin dall'antica Grecia l’uomo si è interrogato su quale sia il vero significato del tempo, se esista realmente o se sia una illusione fittizia creata dall’uomo: esplorato dalla filosofia, espresso attraverso paradossi - celebre quello di Achille e la tartaruga di Zenone - o riportato all'assoluto con Platone, che definisce il tempo come “l’immagine mobile dell’eternità” .
E così via fino alla filosofia moderna. Anche l'arte si è cimentata con la rappresentazione allegorica del Tempo: nell'arte antica per distinguere il tempo degli uomini da quello divino si metteva un piccolo segno (il sole e la luna, una meridiana...) per far comprendere come si fosse nella dimensione fisica della vita terrena. Altre volte troviamo un uomo anziano e alato, mentre le "Vanitas" del tempo mostrano gli effetti sull'effimero della vita terrena. Poi è arrivata la Fisica moderna, che ha cambiato le carte in tavola anche nell'arte: così nascono gli esperimenti cubisti, gli Orologi molli di Dalì, i dipinti di De Chirico, così nasce la celebre scultura di Boccioni "Forme uniche nella continuità dello spazio" dove spazio e tempo sono rappresentati simultaneamente con i mezzi consentiti dalla materia e dalla visione.
Ma la Fisica come definisce oggi il Tempo? E come lo misura? Una docente universitaria di Fisica ospite in una galleria d'arte per sfatare alcune credenze infondate e per spiegare, in maniera piana e comprensibile, alcuni fondamentali principi della scienza.
Un esperimento culturale interessante, un confronto tra due modalità scientifiche in un pomeriggio che si annuncia molto molto intrigante!
Prenotazione obbligatoria. Quota partecipazione: 12€ soci, 15€ ospiti inclusa consumazione (tè e dolce). Via Giulio Tarra 64
In collaborazione con la libreria Mondadori Point di Via Jenner, che per l'occasione metterà a disposizione in galleria a via Giulio Tarra 64 dei libri con un piccolo sconto sul prezzo di copertina
Info e prenotazioni 338-9409180 - artsharing.roma@gmail.com
Sulla nostra ospite:
Monica Ciavatti Bionducci è laureata in fisica e dottore di ricerca in scienze chimiche, vive e lavora a Roma. E’ stata ricercatore a contratto su tematiche di fisica della materia condensata presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Cagliari, presso il Commissariat à l’Énergie Atomique e il laboratorio ESRF in Francia, dove all’attività di ricerca ha affiancato alcuni periodi di insegnamento presso l’Università di Evry. Nel 2000 è rientrata in Italia, insegna fisica e matematica al Liceo Scientifico, è formatore MIUR per le scienze sperimentali e collabora con l’Università di Roma Tre su attività inerenti alla didattica delle scienze, la formazione docenti e la divulgazione scientifica. E’ autore o co-autore di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche italiani e internazionali.