Teresa (Colonnello per amore) di Paola Settele regia di Paolo Baldani
L'elettrocardiogramma della vita, con i suoi alti e bassi, coinvolge sempre; condizionato dall'età, dall'evoluzione culturale, dall'amore, dagli affetti. Lo dimostra bene questa storia di una famiglia romana - magistralmente raccontata da Paola Settele e trasposta con maestria sul palcoscenico del Teatro Euclide dalla compagnia "Fuori Orario" - che si svolge nel periodo compreso tra la fine della seconda guerra e i giorni nostri, ruotando attorno alla figura di Teresa. Giovane e determinata, ricca di entusiasmo e di passione, Teresa vive gli anni del boom combattendo contro i retaggi della cultura piccolo borghese, sempre sostenuta dall'affetto dei suoi genitori, mai dimenticando di nutrire per loro - con i fatti oltre che con le parole - dedizione e affetto. Si respira nella scena la schiettezza, l'incisività, il cuore tipici della romanità, almeno di quella di una volta, che resiste all'usura del nostro tempo. Questo racconto, poetico, commovente in taluni passaggi, è capace di rendere viva la quotidianità, individuando al suo interno ogni briciola di passione e umanità. I dialoghi tra Teresa e i suoi uomini: Angelo, Ennio, Pietro ed Oreste (rispettivamente padre, fratelli e compagno di vita, trovano sponda sistematica con Lucia, la mamma, con la quale Teresa, divenuta a sua volta madre, resta sempre in sintonia persino quando costei finisce per partecipare dal cielo ai problemi di famiglia. Perché il filo dell'amore non si recide mai. Completano il quadro intorno a Teresa : i suoceri, la sorella Maria, la figlia Anna e una vicina assai invadente . Il passare degli anni viene scandito da coreografie eseguite su musiche rappresentative dei singoli anni ideate e realizzate da Flavia Baldani.