Rapunzel il Musical a dicembre 2014 al Brancaccio di Roma
Da sempre le favole accompagnano la fantasia e i ricordi di intere generazioni e attraverso le storie di nani, di principesse, giganti, apparizioni angeliche e stregonesche, voci buffe e solenni, raccontano tutte le paure, le gioie e i desideri dell´uomo; e il teatro diventa il luogo dove la favola riesce a vestirsi di realtà in un continuo incontrasi di fantasia e verità, donando allo spettatore la possibilità di vivere i propri sogni e scoprire il mistero dell´uomo.
Così, dopo il grande successo di “PETER PAN Il Musical”, quattro volte biglietto d´oro, il TEATRO BRANCACCIO decide di mettere in scena una grande produzione da un´altra grande fiaba dei Fratelli Grimm: RAPUNZEL.
La regia è affidata a Maurizio Colombi, il regista pluripremiato (premio Gasman, Biglietto d'oro, Riccio D'Argento..) di spettacoli e musical di successo tra cui il già citato Peter Pan.
RAPUNZEL Il Musical vuole portare sulla scena l´eterna lotta tra il bene e il male, tra la brama delle vanità delle cose fatue e il gusto per le cose semplici a favore di una vita in armonia con il mondo.
Nasce così il confronto tra Rapunzel, l´eroina positiva che cerca di vivere il mondo con gli altri e per gli altri ed è la ricerca di se stessa e della sua vera identità, e l´eroina negativa Madre Gothel, presa da se stessa, dal desiderio nefasto dell´eterna giovinezza, desiderio che la spingerà ad usare ogni mezzo pur di fermare lo scorrere ineluttabile del tempo. Si tratta altresì dello scontro generazionale tra madri e figli, tra chi vuole inseguire a tutti i costi i propri sogni e i propri desideri e chi forse per egoismo, o per paura di perdere il proprio ruolo, si oppone ad ogni cambiamento.
Intorno alle due eroine vivono e si muovo vari personaggi: un re e una regina che con il proprio potere credono di poter possedere ogni cosa; un ladro scanzonato che vive di espedienti per sopravvivere e che non fa niente per niente; soldati e guardie, marionette del denaro e del potere; furfanti apparentemente forti e pericolosi ma dal cuore generoso; popolani e popolane che vivono di cose semplici e che sanno bene che la vera ricchezza si trova nel saper accettare ciò che la quotidianità dona ogni giorno.