Il Circo de los Horrores dal 27 febbraio a Roma
Il Circo de los Horrores si ispira in maniera leggera ed ironica ad atmosfere tipiche delle pellicole horror e mette in scena uno spettacolo dinamico e divertente. All'ingresso del pubblico alcuni strani personaggi lo accolgono con seghe a nastro, pitoni, ed altri terrificanti accessori. Al posto del sipario un'enorme cancellata che potrebbe essere quella di un vecchio cimitero o di una chiesa sconsacrata. Fumo basso, lapidi inquietanti che riempiono la pista. Appare uno strano personaggio che ricorda Nosferatu e che sarà il padrone di casa per tutta la prima parte. I numeri si susseguono veloci, venati di tenebra ma con l'immancabile sense of humour. Pur non essendo uno spettacolo pensato per i bambini (l'evento è infatti sconsigliato ai minori di 12 anni), quelli presenti non sono mai neppure per un momento spaventati ma piuttosto affascinati e divertiti.
Gli spunti horror sono i più classici. Le contorsioniste mongole sembrano due giovanissime indemoniate in attesa di un esorcista. Gli acrobati africani paiono uscire da un rito voodoo mentre morti viventi si alzano fra le lapidi acquistando man mano un ritmo indiavolato. E ovviamente il diavolo è uno dei personaggi ricorrenti, così come un paio di killer clown dall'aspetto non proprio tranquillizzante ma sempre assai comico.
Nel secondo tempo il suono di un treno scarica in questa landa desolata uno strano personaggio, una sorta di turista per caso, al quale la paura e lo strano ambiente non impediranno di prodursi in esilaranti numeri comici. Il finale è una sorta di danza macabra tra tutti i personaggi che termina con la scoperta che il nuovo arrivato non è altri che lo stesso Nosferatu che infine saluta il pubblico che, in risposta, ad ogni replica si alza in piedi a battere le mani in una convinta standing ovation.
Il modello più vicino è l'inglese The Circus Of Horrors, nato nel 1995 grazie alle intuizioni di "Doctor John Haze", un mangiafuoco che ebbe l'idea di proporre un incontro fra numeri di rischio estremo e musica rock suonata dal vivo. Il titolo era ispirato da un film inglese degli anni Sessanta e quello che nacque era un incrocio tra il Cirque du Soleil e il Rocky Horror Show con grande partecipazione degli spettatori che diventano veri e propri fan e seguono il complesso negli anni assistendo alle nuove produzioni.
Tutto ha inizio in una notte tempestosa nel cimitero degli orrori. In lontananza si sente un treno avvicinarsi, tra fischi vapore e lo stridio dei suoi freni. Da uno sei convogli scende un singolare passeggero con in mano una valigia. Sembra perplesso e confuso, e in effetti c'è un evidente equivoco nella fermata selezionata dato che è sceso proprio davanti all'entrata di un antico cimitero che fa gelare il sangue. Statue di pietra, corone di fiori e lapidi, ululati e urla angosciate terrorizzano il nostro personaggio e danno inizio alla sua interminabile fuga. Sarà perseguitato dalle migliaia di bestie del gargolle che cercano di trasformarlo in uno di loro.
La paura, la tensione e le visioni raccapriccianti si fanno intense. Finalmente il nostro personaggio arriva tra le fauci della esuberante vampira che infilzerà con i denti la giugulare della vittima, mentre le note musicali sfociano in un festivo valzer di sangue, assecondato da tutta la compagnia. E qui fa la sua apparizione Nosferatu trasformato da uomo a mostro in scena. In diretta, l'uomo si è trasformato in mostro e a sua volta nel re della poetica dell'Orrore Nosferatu e il vampiro della notte.
Il Circo de Los Horrores è stato creato guardando indietro nel tempo come dimostrano la tematica, la messa in scena e il copione dello show. Uno spettacolo che associa le tre arti del teatro, circo e cabaret. Teatro perché si racconta una storia ed si utilizza un copione, circo perché viene utilizzata questa tecnica per realizzare e raccontare le storie mimate ed acrobaticamente sviluppate e cabaret per la sensualità di alcune performance, la sintonia e l'interazione con il pubblico, il contatto diretto e l'umore adatto agli adulti, fresco ed intelligente. Con quel pizzico di malizia che rende spassosa la sua durata.
L'ispirazione è chiaramente proveniente dal cinema in bianco e nero, e dai film dell'horror e suspense dell'epoca mentre l'ambiente è paragonabile ad un set cinematografico, smarrito tra la nebbia più che nella pista di un circo dove si ricrea un antico cimitero gotico, smarrito e mezzo abbandonato degli inizi del XIX secolo.