Coppia che scoppia. Uno spettacolo esilarante sulle nevrosi dell’amore e della vita a due
A chiudere la Rassegna estiva del Kopó, Il Teatro che non va in vacanza, c'è uno spettacolo esilarante, Coppia che scoppia, liberamente ispirato ad un gioiello della drammaturgia contemporanea come Due di noi di Michael Frayn. In scena per due settimane, dal 9 al 12 e dal 16 al 19 luglio, la pièce per la regia di Simona Epifani nasce dal lavoro di attenta rivisitazione del testo condotto dagli attori del Kopó. Correva l'anno 1970 quando Frayn esordì sul panorama teatrale londinese con questa commedia incentrata sulla crisi della coppia in una fase di profonda trasformazione della mentalità e del rapporto uomo-donna. A distanza di 45 anni, la PTK (Produzioni Teatro Kopó) ripropone, in una chiave attuale e divertente, le vicissitudini paradossali di tre coppie che scoppiano. La prima è una coppia in piena crisi di nervi, poiché entrambi i coniugi sono logorati dal pianto incessante del loro pargolo insonne. C'è poi il dramma dell'incomunicabilità ad attanagliare un'altra coppia; un dramma che sfocia nel paradosso della moglie intenta a dialogare con il piede del marito. Ed infine, nella migliore tradizione della commedia degli equivoci, vediamo l'ultima giovane coppia che, per sbaglio, invita a cena una coppia di amici separati e il nuovo boyfriend di lei. Anche loro, come gli altri protagonisti, saranno travolti dagli eventi. Grazie all'impareggiabile destrezza scenica di Francesca Epifani, attrice e direttore artistico del Kopó, e alla bravura interpretativa di Giuseppe Arnone, sul palco prendono corpo le bizzarrie dell'amore e le nevrosi originate dalla vita a due. In linea con le scelte artistiche del teatro la Stagione estiva si conclude dunque con uno spettacolo improntato al connubio tra la riflessione su temi molto sentiti dal pubblico e il puro divertimento irrorato dall'intelligenza e dall'ironia.
Francesca Epifani, attrice e direttore artistico del Kopó, è salita sul palcoscenico che aveva tre anni e da quel momento non ne è più scesa. Nel 2005, a soli 18 anni, è già vincitrice della borsa di studio Gianni Agus del Premio Hystrio alla Vocazione. Dopo due anni si diploma alla scuola di Enzo Garinei. Nel frattempo si laurea alla Sapienza in "Arti e Scienze dello Spettacolo" e consegue un Master in "Teatro nel sociale e Drammaterapia". Da sempre è appassionata ai meccanismi che legano il pubblico alla platea.
Giuseppe Arnone, attore, intraprende la carriera artistica nella sua terra, in Sicilia, dove porta in scena un testo di Savino Lorefice, intitolato Piazza della Vergogna. Nel 2003, al Piccolo di Catania, si esibisce nel Faust, spettacolo acclamato dalla critica. Si trasferisce poi a Siena per continuare la formazione teatrale, prendendo parte ad uno stage di Marcel Marceau e ad uno di Emma Dante. Nel 2013 porta al Kopó lo spettacolo Il coraggio fa…90 e da quell'incontro nasce un'ininterrotta collaborazione.