Iacchetti reinterpreta Gaber
Iacchetti riscrive a suo modo le canzoni del Gaber in bianco e nero, quello della tv degli anni 60, le arrangia e le contamina con le musiche di oggi. Così in "Barbera e Champagne" troveremo anche Zucchero e Giovanotti, in "Porta Romana" citazioni sud americane e di E.Jannacci.
E ogni due canzoni un monologo scritto da Iacchetti e Centamore sull'attualita', nella piena tradizione del Teatro canzone. Una proposta di un Gaber gioioso quindi, Iacchetti ne' lo imita ne' lo interpreta. Esegue un lavoro originale e particolare per ricordare uno tra i nostri piu' grandi artisti del '900. Mario Luzzato Fegiz scrive sul Corriere della Sera " geniale scempio dell'Enzino nazionale". 2 ore di show, con 4 straordinari musicisti e un'impianto scenico coloratissimo dalle sculture luminose di Marco Lodola. Chiedo Scusa al Signor Gaber è in scena al Teatro Lo Spazio.