Storia di un anno
Presentazione del catalogo: Storia di un anno. a cura di: Vincenzo Mazzarella e Paolo Bielli Testi di: Achille Bonito Oliva, Vincenzo Mazzarella, Padre Franco, Paolo Bielli. Monserratoarte900 Con il patrocinio di Nessuno Tocchi Caino. Artisti uniti, in un luogo non comune come la Chiesa di S. Lucia del Gonfalone a Roma. A rappresentare ognuno una ricorrenza religiosa lungo l'arco di un anno a partire dal 18 febbraio 2015 mercoledi? delle ceneri fino al 2 febbraio 2016 presentazione al tempio. Ogni artista esporra?' un' opera tesa a sottolineare la ricorrenza del giorno, un momento simbolico della nostra umanita? e una stazione del nostro ricordo. Non si puo? sfuggire al ricordo dei nostri padri e dei nostri morti. La storia viene fatta per il futuro. La storia e' un divenire, quindi ogni momento di queste giornate costituira? una pura meditazione. Saranno tutti uniti: credenti, atei e agnostici perche? nella meditazione si compie quel comune denominatore che e? Amore per se stessi e verso il nostro prossimo. Nedda Guidi, Paolo Bielli, Ak2deru, Susanne Kessler, Riccardo de Antonis, Marina Haas, Giancarlino Benedetti Corcos, Mario Ceroli, Ascanio Renda, Elena Pinzuti, Eros Renzetti, Anna Maria Sacconi, Giovanni Albanese, Felice Levini, Giuseppe Graziosi, Marilu? Eustachio, Alessandro Costa, Stefano Di Stasio, Verdiana Patacchini, Baldo Diodato, Elly Nagaoka, Pejman Tadayon, Lino Frongia, Weegeeweegee, Angela Volpi, Veronica Montanino, Naoya Takahara, Ubaldo Bartolini, Stefania Fabrizi, Federica Luzzi, Silvia Maccariello, Laura Palmieri, Dino Ignani, Giuliano Giuliani, Elisa Montessori. Arte Santa in altare Achille Bonito Oliva Le arti contemporanee si sono a rancate dalla servitu? dei contenuti e han- no cercato il movimento della forma capace di tras gurare ogni tema e portare sulla soglia del linguaggio ogni intuizione ed empito creativo. Il linguaggio diventa il ltro attraverso cui passano segni, simboli e signi cati che vengono vivi cati e nello stesso tempo rielaborati nel passaggio della forma. L'arte (pittura, scultura, architettura, disegno) in questo senso trova il valore della santita? in se stessa, in quanto tras gura ogni dettato visivo in un segno nuovo capace di dare durata e ssita? esemplare all'istante e al transeunte. L'arte e? santa perche? realizza il miracolo di dare durata all'impossibile dura- ta della vita. Questo avviene anche per le opere d'arte contemporanea issate sull'altare del croci sso nella chiesta romana di Santa Lucia del Gonfalone. Da Ra aello in avanti la terribilita? del sacro viene in qualche modo assorbi- ta dalla coscienza dell'artista di operare dentro i con ni del linguaggio che crea sempre uno spostamento dei simboli e dei segni. La santita? dell'arte in questo caso risiede nella capacita? rassicurante del linguaggio che fonda il proprio valore sull'autonomia formale, emancipata da qualsiasi servitu? iconogra ca. L'arte ha evidenziato anche didatticamente tale emancipazio- ne, costruendo l'opera come un universo autonomo di cui l'unico arte ce e? l'artista. Il movimento della forma determina questa qualita? costitutiva dell'opera, quella di rivolgersi a qualsiasi universo preesistente di immagini, credenze ed alterazioni spirituali, incuneandole dentro la forza centrifuga del linguaggio che le elabora in una forma inedita. L'intensita? del risultato determina il passaggio del sacro che sottrae l'iconogra a ad ogni aspetto devozionale o iconoclasta. Prevalgono uno spirito e una religiosita? laica fondata su una coscienza rassicurante del valore della forma. La coscienza dell'artista contemporaneo, e? quella di essere egli arte ce della nuova realta? linguistica, frutto di una creazione che s ora la Creazione, soggetto di un arbitrio visivo non preesistente al suo intervento. Certa- mente il bisogno della creazione nasce da un desiderio di immortalita? che determina il bisogno di lasciare un segno racchiuso in una forma esempla- re, capace di s dare l'irresistibilita? del tempo. In questo senso l'arte s da la morte ed assume la cadenza di un con itto che non riguarda la mondanita? della vita ma una profonda esigenza. Portato alla perfezione della forma, l'artista e? autorizzato ad accedere a que- sta possibilita?: il microcosmo dell'opera contro il macrocosmo dell'univer- so. Da qui la persistenza dell'arte, la ricerca di una perfetta completezza della forma che le permette di fondare la santita?, una delle ultime forme di spiritualita? dell'uomo moderno, dopo la teologia delle molte impossibili rivoluzioni succedutesi nel corso dei secoli. L'antidogmatismo dell'artista lo spinge verso la formazione di una strategia strabica giocata tra l'errare e l'errore, la ricerca e l'incontro con la vita. Il doppio gioco che regge il processo creativo permette l'elevazione della for- ma in uno spazio/tempo fuori dalla caducita? del nostro presente. L'economia della creazione artistica richiede una disciplina attraversata dall'istinto ma anche dalla perizia. L'impulso creativo deve cercare l'in- ciampo nella sapienza del particolare, incontrare la resistenza della volonta? formale, l'unica capace di trasformare la brevita? dell'impeto in un so o continuo che distribuisce la propria temperatura lungo tutte le rotte del prodotto. Da qui il bisogno di un'essenzialita? che soltanto l'artista puo? raggiungere. Perche? egli ha ben chiara la di erenza tra la capacita? di notare cose visibili e quella di far emergere l'invisibile. In de nitiva l'arte sacra tende verso un movimento di perenne insoddisfazione che lo porta in ogni sua opera verso uno stato di armistizio tra le diverse forze che reggono il processo creativo. Pittura, scultura, architettura, disegno diventano arti conciliate dallo sforzo dell'artista portato sempre piu? verso l'elevazione di un'arte totale.