Roma 80, il libro di Alberto Mandolesi al Palazzo del Freddo
Sono in programma numerose anteprime-evento per "Roma 80", il libro dello storico radiocronista e giornalista sportivo Alberto Mandolesi (edito da NED Edizioni | Stampa) disponibile in libreria da fine Settembre 2017.
La prima assoluta del libro è fissata per Mercoledì 21 Giugno, alle ore 21 (ingresso libero) presso il Palazzo del Freddo - Giovanni Fassi, alla presenza dell'autore, di personaggi dello Sport, del Giornalismo e della Cultura. Ai partecipanti verranno offerti prodotti in degustazione: Pallini Mistrà, Caffé Saviano e Sanpietrino Fassi, il mignon di gelato panna e cioccolato artigianale firmato Andrea Fassi (recentemente protagonista con Chef Rubio di un importante iniziativa benefica).
"I miei ricordi, le mie partite, i miei amori calcistici. Quei favolosi anni ‘80 raccontati attraverso gli aneddoti vissuti in prima persona. Accanto ai calciatori che ho avuto modo di conoscere meglio", spiega Alberto Mandolesi, considerato la “voce storica della Roma” inviato su tutti i campi d’Italia e d'Europa, come radiocronista, per oltre 30 anni al seguito dei giallorossi.
Giuseppe Giannini, ex Capitano e bandiera della Roma, soprannominato "Il Principe", autore della Prefazione di "Roma 80" racconta:"Ho accettato di scrivere la prefazione al libro di Alberto perché è stato lui, come radiocronista, a raccontare partita dopo partita la mia intera carriera con la maglia della Roma fin dal giorno dell’esordio".
Giuseppe Giannini rappresenta la testimonianza chiave, in prima persona. in un libro che ripercorre un decennio calcistico - sponda giallorossa del Tevere - attraverso i ritratti e le conversazioni con alcuni dei campioni di quegli anni (Falcao, Cerezo, Nela, Ancellotti, Conti, Boniek...). Quello del Principe è un racconto a volte amaro. "...Una carriera, la mia tra le montagne russe - scrive Giannini - fatta sempre di alti a bassi. Di momenti fantastici e di delusioni cocenti. Tre Coppe Italia con la Prima Squadra, più uno scudetto e un torneo di Viareggio con la Primavera sono poca cosa rispetto a quanto avrei potuto vincere. Per questo non sento il dovere di ringraziare la buona sorte, perché ritengo di essere più in credito che in debito con la fortuna. Un titolo mondiale sfuggito incredibilmente a casa nostra (Italia 90), un titolo europeo Under 21 mancato ai calci di rigore, uno scudetto perso dopo una fantastica rimonta (Roma-Lecce 1986) e una Coppa Uefa soltanto sfiorata per colpa di un arbitraggio discutibile all’andata e per un palo colpito al ritorno, mi fanno ritenere che avrei potuto ottenere molto di più. A tutto ciò dovrei aggiungere che la mia Roma è stata spesso una buona squadra, ma mai dello stesso valore di quelle che hanno vinto gli scudetti con Viola e con Sensi...".
Fanno parte del libro i disegni originali dell'artista Valerio De Cristofaro, l'introduzione di Claudio Trionfera e il commento di Virgilio Pallini.