rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Eventi Centro Storico / Piazza Farnese, 67

Palazzo Farnèse. Dalle collezioni rinascimentali ad Ambasciata di Francia

Palazzo Farnèse. Dalle collezioni rinascimentali ad Ambasciata di Francia, la recensione

"...Colossale , imponente , magnifico, decorato da nobil piazza, e fontane con conche di granito: è insomma una delle meraviglie di Roma”; così il famoso studioso Giuseppe Antonio Guattani descrive Palazzo Farnese nel 1805, considerato nelle antiche guide di Roma una delle quattro meraviglie della città. Attualmente pochi tra i non addetti ai lavori ne conoscono la storia e, in quanto sede dell’Ambasciata di Francia, l’accesso è consentito ma piuttosto limitato. Merito di questa mostra è di aver ovviato a queste due problematiche, proponendo la ricontestualizzazione, per quanto possibile, di alcune delle opere d’arte che lo ornarono, collezionate o fatte  realizzare appositamente per essere al tempo stesso godimento estetico, proposta culturale e manifestazione di potere delle illustri famiglie ed istituzioni che vi si sono succedute. Opere uscite dalla città nel 1734, quando Elisabetta, l’ultima dei Farnese, andò in sposa a Carlo di
Borbone, portando a Napoli tutte le collezioni; e da lì (Museo Archeologico e Gallerie Nazionali di Capodimonte) provengono gran parte dei 150 pezzi esposti. Così, fino al 27 aprile, il palazzo ha aperto finalmente i propri saloni, accogliendo – dopo secoli di allontanamento da Roma – una scelta di opere appartenute ai Farnese, ai Borbone delle Due Sicilie, ed agli Ambasciatori di Francia.
L’ingresso alla mostra non è quello ufficiale al palazzo, sulla piazza, ma è stato posto sul retro, occasione comunque per ammirare la bella facciata verso il Tevere. Nel giardino e nel cortile, la cui storia architettonica viene dettagliatamente ripercorsa dall’audioguida (gratuita), alcune riproduzioni fotografiche montate su supporto trasparente rievocano le statue antiche di colossali dimensioni che li decoravano: il Toro Farnese nel giardino e l’Ercole Farnese e l’Ercole Latino che accolgono il visitatore nel maestoso cortile. L’esposizione vera e propria comincia al primo piano, dove in cima alla scalinata viene riproposto quello che era l’allestimento di questo punto di passaggio fino al Settecento, con i due grandi Daci prigionieri che fiancheggiavano il portale
d’ingresso al Salone d’Ercole, dominato dal grande calco dell’Ercole Farnese che dà il nome all’ambiente. La grande sala, progettata da Michelangelo, raccoglie materiale di diverso tipo che rievoca per sommi capi la storia complessiva del palazzo dalle origini ai giorni nostri. L’attenzione cade sul meraviglioso camino opera di Giacomo della Porta, affiancato dalle statue provenienti dal monumento funerario di Paolo III a San Pietro, mentre alzando lo sguardo ci si sofferma sul ricchissimo soffitto cassettonato e sui busti che circondano il perimetro della sala. L’esposizione prosegue poi nella galleria sud-est, dove il Ritratto di Paolo III Farnese a capo scoperto, capolavoro di Tiziano proveniente da Capodimonte, introduce la sezione dedicata ai ritratti dei membri della dinastia Farnese, seguita dal cosiddetto “Museum Farnesianum” presso la galleria sud-ovest. Qui sono state ricomposte quelle che un tempo erano le sale degli Imperatori e dei Filosofi, con una galleria di sculture provenienti dal Museo archeologico di Napoli, tra le quali spicca la famosa Venere Callipige, affiancata dal dipinto di Annibale Carracci Venere e satiro con due amorini, degli Uffizi. Fa da cesura alle due gallerie l’ingresso alla Galleria Carracci, introdotta da alcuni meravigliosi disegni preparatori al ciclo pittorico provenienti in gran parte dal Louvre. Il percorso prosegue poi lungo i quattro camerini, nel primo dei quali si ritrova lo studiolo proveniente dal Museo di Ecouen, rarissimo mobile rinascimentale appositamente realizzato da maestranze romane per conservare la collezione di monete e di glittica dei Farnese, riproposta nei camerini successivi. Interessante poi, nel famoso “Camerino d’Ercole”, il dipinto dell’Ercole al bivio di Annibale Carracci, ed alcuni cartoni e disegni preparatori agli affreschi. L’esposizione si conclude nella galleria nord-est, dove, introdotti da due grandi arazzi provenienti dal Quirinale, si trovano alcuni dipinti e disegni che un tempo facevano parte della ricca collezione della famiglia, tra i cui autori spiccano i nomi di El Greco, Tiziano e Sebastiano del Piombo.

Orari: Lunedì e Mercoledì: dalle 9.00 alle 19.00. Dal Giovedì alla Domenica: dalle 9.00 alle 21.00 (la biglietteria chiude un’ora prima dell’orario di chiusura). L’accesso alla Sala dei Fasti Farnesiani è consentito solo nel fine settimana (prenotazione consigliata).

Informazioni e prenotazioni: 06.32810 (Dal lunedì al venerdì 9.00-18.00; il sabato 9.00-13.00), www.mostrapalazzofarnese.it; www.civita.it

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Palazzo Farnèse. Dalle collezioni rinascimentali ad Ambasciata di Francia

RomaToday è in caricamento