Raoul Wallenberg, l'uomo che salvò 100.000 ebrei
L'olocausto che tanti vorrebbero far dimenticare o far credere che non sia mai esistito è stato fortemente mitigato dall'opera di un grande uomo che risponde al nome di Raoul Gustaf Wallemberg, svedese appartenente all'aristocrazia nordica che nel lontano luglio 1944 in qualità di ambasciatore a Budapest salvò la vita a ben 100000 ebrei dei 500000 censiti nella capitale ungherese.
Il salvataggio fu reso possibile grazie a dei passaporti svedesi rilasciati appunto dal diplomatico Wallemberg a tutti coloro che potevano contare un parente svedese. L'epopea dell'ambasciatore svedese è raccontata nel dettaglio dal diplomatico di carriera e saggista Domenico Vecchioni, nella ristampa del suo principale lavoro 'Raoul Wallenberg, l'uomo che salvò 100.000 ebrei', edito dalla casa editrice GB EditoriA e arricchito con nuove fonti e carteggi che non comparivano nell'edizione precedente.
Il testo può essere acquistato direttamente dal sito della GB EditoriA tramite il link https://www.gbeditoria.it/raoul_wallenberg.htm.