L'origine del Mondo: la “casalinghitudine” di Lucia Calamaro in scena
Scrittura in scena con Lucia Calamaro, autrice e regista romana dallo sguardo inesorabile, ma che resta sempre leggero ed efficace nello scandagliare la psiche umana. Considerata anello di congiunzione tra teatro e letteratura, il suo è un talento irrequieto e prolifico, sussultante e pervasivo, che non abbandona mai l’attenzione sulla singolarità della “vita”, dentro quelle vicende quotidiane in cui si snodano flussi di coscienza, intimi fantasmi, scavi lucidi e struggenti, ma divertiti e tragici allo stesso tempo.
Così, dal 3 al 21 maggio il Teatro di Roma le dedica una “personale” nell’ambito della rassegna Ritratto d’artista, presentando al Teatro India un trittico attraverso cui declinare il suo percorso creativo.
Dopo la Vita Ferma tocca allo spettacolo vincitore di tre Premi Ubu nel 2012 (migliore novità italiana il testo, migliore attrice protagonista, migliore attrice non protagonista), L’ORIGINE DEL MONDO in scena dal 16 al 18 maggio, creazione rivelazione che ci conduce in un mondo fatto di elucubrazioni e quotidiano. Una famiglia che ha l’abitudine di indagare il reale mentre mangia, chiacchiera, si veste.
Una “casalinghitudine” filosofica che sbatte contro la propria comicità con una lingua avvolgente. L’interno ritratto è la casa, dove vivono una madre e una figlia, dove arrivano altri personaggi della costellazione familiare, dove interviene programmaticamente la figura di una psicanalista, dove gli elettrodomestici sono simili a ingombranti, monumentali divinità. Storia di donne, storia di legami familiari. «Da cosa è composta la vita di un essere umano: un corpo e i suoi andazzi, una mente e i suoi rovelli, le cose e la necessità di gestirle – riflette Lucia Calamaro – e poi gli altri, sotto forma di affetti, rivali, problemi, salvezza, ristoro, passione, vantaggi, limiti. Ecco cosa si occupa idealmente di proiettare drammaturgicamente, forse anno ad anno, per ora pezzo a pezzo, come un puzzle, questo lavoro: una vita».