Non essere cattivo: i protagonisti al Monk
Non essere cattivo: i protagonisti al Monk
1 giugno 2016
È Non essere cattivo di Claudio Caligari il ‘Film dell’anno 2016’ dei Nastri d'Argento. Lo ha deciso il Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici che a fine mese annuncerà le ‘cinquine’
Mercoledi 1 Giugno Kimerafilm srl vi invita ad un party organizzato da Cinematic Folks in collaborazione con MONK Roma che partirà dall’aperitivo e si protrarrà fino alle 2 di notte per festeggiare, insieme al cast che potrà essere presente, e tutti i fan che hanno sostenuto il film in questi ultimi mesi.
Sarà allestito per l’occasione uno stand con il merchandising esclusivo del film il cui ricavato sarà devoluto all'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro - AIRC - protagonista della lotta contro il cancro.
L’ingresso all’evento (che si terrà nel fantastico giardino del MONK Roma) sarà omaggio, previa condivisione del link evento.
La serata prevede:
Ore 18:30 Aperitivo con djset
Ore 21:00 / Proiezione del film Non essere cattivo di Claudio Caligari (per i pochi che non l’hanno ancora visto) in un’arena di 190 posti (non prenotabili)
Ore 22:00 / Dibattito in cui potrete conoscere il cast del film e i produttori presenti per l’occasione.
A seguire after-party con djset sotto le stelle (e non aspettatevi la classica discoteca)
A ricevere il Nastro sarà non solo ‘simbolicamente’ Valerio Mastandrea (che il Sngci ha già premiato con Luca Marinelli e Alessandro Borghi a Venezia) per l‘impegno che ha consentito al film di Claudio Caligari di arrivare sugli schermi e la passione con la quale lo ha sostenuto dopo il debutto alla Mostra di Venezia anche a Los Angeles e nel mondo, dopo la scelta di lanciarlo anche per rappresentare l’Italia agli Oscar. Con lui il Sngci consegnerà un riconoscimento speciale anche agli attori protagonisti, agli sceneggiatori a chi ha sostenuto la produzione.
“Il Nastro dell’anno è un premio collettivo al film” spiega a nome del Direttivo Laura Delli Colli. “Nessuno meglio di Valerio Mastandrea potrebbe ritirarlo, per la passione, l’impegno personale, la tenacia investite nei molti mesi letteralmente ‘investiti’ nel nome di una grande amicizia per far concludere la realizzazione del film e gestire in prima persona anche l’ omaggio dovuto ad un regista,scomparso prima della fine della lavorazione, che l’estabilishment del cinema e il mondo dei premi non ha mai celebrato".