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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mostre Centro Storico / Piazza del Quirinale

Tiziano in mostra alle scudere del Quirinale: oggi l'inaugurazione

Da oggi fino al 16 giugno sarà possibile ammirare le opere del grande artista italiano. Partendo dalle prime tele 'veneziane' fino alle opere per i dogi e gli imperatori

Inaugura oggi, martedi 5 marzo, alle Scuderie del Quirinale, la mostra dedicata al lavoro di Tiziano Vecelli. Saranno presenti quaranta capolavori provenienti dall'Italia e non solo. Le tele infatti arrivano da Venezia, Berlino, Madrid, Urbino, Bergamo, Firenze. Sarò possibile apprezzare i celebri Concerto e la Bella, la Flora, la Pala Gozzi, la Danae, il Carlo V con il cane e l’Autoritratto del Prado o lo Scorticamento di Marsia.

Figura poliedrica, Tiziano fu profondo innovatore della pittura del tempo, soprattutto per l’uso “personalizzato” del colore. Dai primi quadri prodotti nelle botteghe del Bellini e del Giorgione a quelli commissionate da Carlo V e Filippi II: la mostra curata da Giovanni C. F. Villa, in programma fino al 16 giugno, è uno spaccato del lavoro dell’artista che portò l’Italia in tutto il continente.

Visitando l'esposizione sarà possibile ripercorrere le tappe più importanti dell'inarrestabile ascesa del grande artista italiano: dagli esordi veneziani al prestigio acquisito con le grandi tele per i dogi, gli Este e i Della Rovere fino ad arrivare alle committenze imperiali di Carlo V e poi del figlio Filippo II.

Decennio per decennio, l'intera carriera di Tiziano sarà rappresentata al massimo livello sottolineando il magistrale senso del colore e l'evoluzione di una pennellata capace di travalicare i limiti dell'immaginario pittorico. Attraverso confronti iconografici - tra i molti, emblematico, quello tra la Crocifissione della chiesa dei domenicani di Ancona, il Crocifisso dell'Escorial di Madrid e il frammento di Crocifissione oggi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna - il pubblico potrà percepire direttamente la novità d'impostazione e la grammatica compositiva del Maestro, in una mostra attenta a narrarne non solo la fondamentale dimensione di pittore religioso ma anche la complessa attività di ritrattista della nobiltà del tempo. 

Una mostra ideata - grazie al sostegno e ai prestiti delle massime istituzioni museali italiane e straniere - per far comprendere al grande pubblico l'eccezionalità di un Tiziano capace di accordare "la grandezza e terribilità di Michel Agnolo, la piacevolezza e venustà di Raffaello, e il colorito proprio della Natura", secondo l'immagine del poligrafo contemporaneo Ludovico Dolce, suo grande estimatore.

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