Gioacchino Ersoch in mostra a Palazzo Braschi
Sarà dedicata ai 200 anni della sua nascita, la mostra "Gioacchino Ersoch. Un architetto per Roma Capitale", autore delle riforme architettoniche del Campidoglio. Dal 16 maggio al 20 settembre, Palazzo Braschi ospiterà diverse opere dell'architetto, di origini svizzere, ma operante a Roma durante il Risorgimento.
La mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con l’Archivio Storico Capitolino, con la cura scientifica di Alessandro Cremona, Claudio Crescentini e Laura Francescangeli, e l'organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
E' un evento che segue l'uscita della collana di studi e ricerche 'Romarchitettonica' curata dalla Sovrintendenza, della prima monografia su Ersoch, dove sono documentati gran parte dei progetti e degli interventi studiati per rispondere alle esigenze della città nel delicato passaggio da capitale dello Stato Pontificio a capitale d’Italia.
In esposizione ci saranno progetti e disegni dell’architetto, in parte inediti, accompagnati da dipinti e fotografie d’epoca, che raccontano un periodo della storia di Roma e dell'Amministrazione capitolina poco noto, quello tra il 1848 e il 1889. Sono anni di importanti cambiamenti per la città, soprattutto nei primi decenni dopo il 1870, quando Roma, designata a capitale d'Italia, è protagonista di grandi trasformazioni, oltre che nel campo politico e sociale, in quello dello sviluppo urbanistico e architettonico. Anni in cui Ersoch, allora responsabile dell’Ufficio municipale di edilizia pubblica, rinnovò la città indirizzandola verso un’architettura pubblica più adatta al suo nuovo ruolo, studiando, nel contempo, adeguate tipologie di arredo monumentale e celebrativo.
L’esposizione, perciò, affronta diverse linee tematiche che illustrano il lavoro dell’architetto. Le opere e i documenti presentati, provenienti dalle collezioni del Museo di Roma, dall’Archivio Storico Capitolino e dall’Archivio 'Giacchino Ersoch', tratteggiano la carriera, le idee e la pratica dell’architetto, anche attraverso l’esposizione di alcuni dei suoi strumenti di lavoro. Si propongono quindi sia alcuni studi di dettagli di 'ornato' sia i piani per la trasformazione dei palazzi capitolini, passando per i progetti per l'arredo della 'passeggiata del Pincio, e quelli per gli interventi urbanistici ed edilizi. Fino agli impianti per la vita cittadina, come scuole, mercati e cimiteri, ma soprattutto il Mattatoio a Testaccio.
La mostra rende anche noti gli allestimenti celebrativi per l'accoglienza delle personalità di Stato, i 'catafalchi', eretti in occasione delle cerimonie funebri, e le complesse macchine pirotecniche per onorare le nuove ricorrenze nazionali, come la 'Festa dello Statuto' istituita nel 1861 per celebrare, nella prima domenica di giugno, l'Unità d’Italia.
Per l’intera durata della mostra, l’Archivio Storico Capitolino ospiterà una selezione di carte e disegni progettuali lì conservati che costituiscono un approfondimento sull’opera e il percorso professionale di Ersoch.