Il Santo a Roma. Federico Sirianni stupisce con il nuovo album
Il Santo arriva a Roma. Martedì 15 novembre alle ore 21.30 Federico Sirianni sarà in concerto nella capitale allo Sparwasser di via del Pigneto 215 per presentare il suo ultimo album. In questo appuntamento, il cantautore genovese sarà accompagnato per l'occasione dal chitarrrista Stefano Barbati e lo spettacolo vedrà la presenza sul palco di due graditi ospiti, la brava e bella cantautrice Gabriella Martinelli (vincitrice del Premio Bindi nel 2015) e il poeta performer Andrew Faber.
"Che cos'è un santo? Un santo è una persona che ha raggiunto una remota possibilità umana. Lui attraversa le cose come uno sci sfuggito. Il solco che lascia è un disegno della neve in un momento del suo particolare compromesso con il vento e la roccia. Lungi dal volare con gli angeli, registra le condizioni di tutto il maledetto paesaggio con la fedeltà dell'ago di un sismografo" - Leonard Cohen.
Il nuovo lavoro discografico è uscito il 1 novembre 2016, giorno di Ognissanti, e raccoglie canzoni che raccontano frammenti di contemporaneità con gli occhi e l'anima di un essere umano che comincia ad avere più passato che futuro. Il santo cammina sulle acque agitate di un'esistenza che scorre sempre più veloce e che riporta a galla, un po' sfocate e un po' deformate, come viste attraverso i vetri di un acquario, le immagini dei fatti accaduti e di ciò che sta accadendo.
Non c'è un inizio né una fine, non c'è un punto di partenza nè di arrivo, c'è un senso religioso totalmente laico che pervade ogni frase di ogni canzone e che conduce dolcemente per mano non si sa esattamente dove.
E' un disco da ascoltare abbracciati davanti al fuoco di un camino, se avete un camino. Se no, anche solo abbracciati va bene uguale. Bravissimi i musicisti che lo hanno accompagnato in questo viaggio, da Paolo Bonfanti agli GnuQuartet, da Cecilia a Michele Di Toro solo per citarne alcuni, oltre la partecipazione di Arturo Brachetti, e ogni canzone è profondamente diversa dall'altra: non c'è un fil-rouge musicale che lega i brani, quello che li tiene insieme è un'idea di storytelling, sono racconti in musica che parlano di figli e di padri, di amori annegati, di illuminazioni e precipizi, di santi perdenti e angeli consenzienti.
La produzione è di Fabrizio Chiapello (Transeuropa Recording, Torino) per Moov. Le illustrazioni del booklet sono di Riccardo Cecchetti, collaboratore di Frigidaire e altre riviste illustrate.
Federico Sirianni è genovese ma adottato in età adulta da Torino. Il Premio Tenco, per voce diretta del mai troppo rimpianto Amilcare Rambaldi, lo ospita sul palco dell'Ariston di Sanremo come miglior esordiente del 1993. Ma ci vogliono dieci anni di percorsi sghembi per l'uscita del primo disco, "Onde clandestine" (Warner, 2002). Nel 2004 vince il Premio della Critica al festival Musicultura di Recanati, nel 2006 il Premio Bindi e nel 2010 il Premio Lunezia Doc.
Pubblica altri due dischi, "Dal basso dei cieli" (Upr, 2007) e "Nella prossima vita" (Egea, 2013), realizzato insieme agli GnuQuartet, lavoro che viene definito dalla critica "il miglior disco italiano dell'anno" e il libro-disco, "L'uomo equilibrista" (Miraggi Ed., 2014).
Contemporaneamente scrive musiche e canzoni per gli spettacoli del Teatro della Tosse di Genova, inventa e porta in scena dal 2008 a tutt'oggi lo spettacolo di poesia e canzone "Il grande fresco", insieme al poeta Guido Catalano e al chitarrista Matteo Negrin, realizza "Sì chiamava Faber", un recital di storie e canzoni dedicato al conterraneo Fabrizio De Andrè, che ha frequentato a lungo.
È docente di Songwriting alla Scuola Holden di Torino e, pur invecchiando visibilmente, si muove incessantemente in una sorta di "never ending tour" per l'Italia intera.