Il battito per l'aria di una mano sola
Citando un vecchio detto maoista, "Il battito per l'aria di una mano sola" è il titolo della mostra personale di Li Xiangyang curata da Achille Bonito Oliva, quinto e ultimo appuntamento della stagione 2015/2016 di Visionarea Art Space.
VISIONAREA è un progetto che nasce da un'idea dell'artista Matteo Basilé e dall'Associazione Amici dell'Auditorium Conciliazione, e si avvale del sostegno della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo.
Li Xiangyang è un artista cinese che appartiene alla media generazione (1957) oggi adulta, quella che era giovane poco prima del boom capitalista, formatasi nel solco finale delle tradizioni maoiste, nel periodo in cui tutto stava cambiando, quando le merci aumentavano la loro spinta globale e il mercato si apriva e il progresso accelerava l'onda d'urto planetaria. Li Xiangyang è un artista che conosce e ama l'Italia: ha studiato a Roma, esposto nella Capitale ma non solo, nella Penisola ha trascorso svariati anni e qui torna con ciclica regolarità, sentendo la spinta dell'iconografia classica, il peso specifico dei secoli illuminati, la valenza educativa delle nostre avanguardie.
Nelle opere recenti l'artista vola sopra la città contemporanea, dedicando una zona della tela al ricordo in bianconero, come inspirazione verso il passato delle origini ed espirazione verso il caos del presente. Xiangyang forza la natura realistica del quadro, accostando al reale il mondo ribaltato, il volo umano, la memoria in bianconero, oppure gestendo il segno sopra un altro segno, lo scuro sopra il chiaro e viceversa, il colore spento sotto il colore acceso. La sua pittura è un grande laboratorio del dialogo tra realtà e immaginazioni, dove possibile e impossibile si somigliano in maniera sconcertante.